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Migranti, a Porto Empedocle le 12 salme ripescate in acque libiche

L’ennesima tragedia. La storia si ripete, sembra un film già visto

Pubblicato 2 mesi fa



L’ennesima tragedia. La storia si ripete, sembra un film già visto. Dodici bare, arrivate da Lampedusa con il traghetto Sansovino, adesso sono sul molo del porto di Porto Empedocle.

Non si sanno i nomi, solo delle lettere per identificare il cadavere e un fiore. Per loro una preghiera.Si tratta dei cadaveri ripescati in acque Sar libiche dalle ong Geo Barents e Ocean Viking. Oggi la Procura di Agrigento ha disposto le autopsie per accertare come siano morti. Soltanto a conclusione delle ispezioni cadaveriche, le bare, dalla sala mortuaria dell’ospedale San Giovanni di Dio, potranno essere trasferite nei cimiteri comunali che, su richiesta del prefetto Filippo Romano, hanno dato disponibilità di posti per la sepoltura. Sei andranno in provincia di Enna, due in quella di Caltanissetta, una in provincia di Trapani e gli altri 4 cadaveri resteranno nell’Agrigentino.

Nel frattempo si sta lavorando a portare a conclusione il cimitero islamico che sorgerà a Palma di Montechiaro. Inoltre dal traghetto sono scesi 300 migranti che a bordo di 5 autobus sono stati trasferiti in altre strutture di prima accoglienza.

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