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Aica fa chiarezza su presunte perdite, personale e situazione reale

E’ un comunicato molto dettagliato e articolato, quello che Aica, ha inviato agli organi di informazione, comunicato nel quale l’Azienda consortile che gestisce il servizio idrico in provincia chiarisce tutta una serie di punti. Il comunicato si rivolge un po’ a tutti, “i soggetti privati e pubblici e alle associazioni che si ergono a difesa […]

Pubblicato 3 anni fa

E’ un comunicato molto dettagliato e articolato, quello che Aica, ha inviato agli organi di informazione, comunicato nel quale l’Azienda consortile che gestisce il servizio idrico in provincia chiarisce tutta una serie di punti.

Il comunicato si rivolge un po’ a tutti, “i soggetti privati e pubblici e alle associazioni che si ergono a difesa dei consumatori ma spesso hanno memoria corta”, così si legge nella missiva firmata dal Consiglio di Amministrazione della Consortile formato da Gerardino Castaldi, Osvaldo De Gregoriis e da Fiorella Scalia.

“Si rivolge a tutti coloro che, spesso poco attenti alla realtà concreta, a mezzo stampa, social e quant’altro stanno creando un clima di sfiducia verso una azienda pubblica che è patrimonio di tutti i contribuenti e quindi dei consumatori”.

Nel comunicato si legge che “Duole leggere notizie non rispondenti al vero di presunte perdite macroscopiche e il “chiacchericcio” alimentato dai soliti “bene informati” che ha riportato notizie e numeri non veritieri sui dati contabili dell’azienda: gli atti contabili sono ancora in fase di redazione nei tempi previsti dalla legge e quindi non sono accertati in via definitiva neanche dentro l’azienda. Quando i bilanci saranno pubblicati si potranno leggere i numeri reali”,

Tutto ciò, secondo Aica, “non fa bene all’azienda, non fa bene al servizio e quindi ai consumatori, non fa bene ai lavoratori ed alla loro serenità, non fa bene ai sindaci che tanto si sono impegnati nello storico risultato di creare una azienda pubblica come gestore di un servizio essenziale e vitale per lo sviluppo del territorio”.

 La nota evidenzia anche come “AICA, pur avendo finora mantenuto gli impegni presi con gli operatori economici contrattualizzati, con il puntuale pagamento delle fatture scadute, spesso non riesce ad acquisire tutti i servizi necessari. Infatti spesso gli operatori economici, che sono i creditori del vecchio gestore Girgenti Acque, della gestione commissariale (che ha lasciato diversi pagamenti insoluti a causa dell’intervenuto fallimento) e ora della Curatela fallimentare, si rifiutano di lavorare per l’Azienda”.

“Intanto – continua il comunicato – malgrado il clima di sfiducia (alimentato spesso da soggetti che dovrebbero invece incoraggiare questa esperienza di azienda pubblica nata tra mille difficoltà), i dipendenti, ognuno con le proprie competenze e professionalità, continuano a lavorare indefessamente, con spirito di sacrificio e abnegazione, assolvendo ai lori compiti puntualmente”.

I dipendenti al servizio di Aica, secondo i dati forniti dall’Azienda consortile, attraverso il comunicato, sono 299, a questi vanno aggiunte tre unità comandate dall’Ati, dipendenti che, si legge “incuranti di trespoli con corvi gracchianti, continuano ogni giorno a fare il loro dovere assicurando un servizio essenziale”.

Sempre nella nota è rappresentata nel dettaglio tutta l’attività e le infrastrutture utilizzate e l’insieme dei numeri che compongono in generale il servizio, fra depuratori, rete idrica e fognaria, ecc, e una breve sintesi della storia che ha portato alla nascita della consortile.

Aica rassicura che da quando si è insediata, il 2 agosto del 2021, ad oggi il tempo è stato impiegato in maniera proficua.

“Questi sei mesi non sono passati invano, si legge nel comunicato, rispetto alla fase caotica ed urgente che portò alla firma del primo contratto, sono stati fatti notevoli passi avanti nel comprendere come chiudere il rapporto con la vecchia gestione e con la Curatela, riguardo sia all’acquisto dalla Curatela stessa di quanto essenziale al funzionamento di AICA, sia alla corretta valutazione del costo di acquisto, sia alle modalità con cui deve avvenire la cessazione del rapporto con la Curatela”.

“La situazione ereditata dai precedenti gestori è pessima – si legge nella nota -, a cominciare dal cattivo stato delle infrastrutture, dovuto sia alla loro vetustà, sia alla mancanza di adeguata manutenzione e buona gestione nel corso (almeno) dell’ultimo decennio.

Tutte le infrastrutture necessitano di cure costanti e di interventi continui che AICA fronteggia con i pochi mezzi a disposizione (senza parco macchine e mezzi d’opera sufficienti, senza strumenti di lavoro quali martelletti, gruppi elettrogeni, pompe ecc.). Interventi innumerevoli soprattutto per le perdite idriche affioranti o occulte ed anche frequenti interventi di espurgo, oltre che interventi continui sulle apparecchiature elettriche ed elettromeccaniche degli impianti. In Provincia sono già stati finanziati, e stanno prendendo il via, lavori su acquedotti e fognatura per circa 100 mln di Euro. Ovviamente, per avere le opere completate, si dovrà aspettare il tempo necessario perché i lavori vengano eseguiti (circa tre anni)”.

Circa l’attività di Aica, si legge: ” In questi mesi AICA, i suoi dipendenti e il suo management, con il supporto dell’Assemblea dei Sindaci e dell’ATI, hanno fatto il miracolo di dare continuità al servizio. Questo, ovviamente, non è sufficiente e può sembrare poca cosa, ma non lo è affatto.  Bisogna tenere presente che AICA si è insediata il 2 agosto 2021 senza possedere un solo Euro, senza avere una partita IVA e senza un conto in Banca, senza avere credenziali in tutte le piattaforme informatiche a cui è obbligo aderire, e, soprattutto, nessun bilancio di riferimento approvato del pregresso gestore e da molti anni a questa parte.

Null’altro aveva AICA che la buona volontà di tutti i dipendenti e del CDA, un parco macchine malandato e un po’ di attrezzature fatiscenti, un magazzino con materiale raccogliticcio, e strumenti informatici da aggiornare e valorizzare.  Deve essere ricordato con forza che i dipendenti hanno lavorato senza interruzioni e senza ferie tutto il mese di agosto e sono rimasti fino a settembre senza stipendio. Ed ancora sono in arretrato di un mese. Dentro l’azienda, il lavoro va avanti alacremente, pur tra mille difficoltà”.

E riguardo i conti economici? La società precisa che “non è facile far quadrare i conti quando il costo dell’energia elettrica mette in ginocchio un intero paese e, in particolare modo, le aziende come AICA, fortemente energivora per sua natura ma anche per lo stato di incuria e di mancati ammodernamenti in cui è stata lasciata.

Non è facile far quadrare i conti quando c’è in rete un tenore elevato di perdite fisiche di risorsa idrica (occulte e affioranti) e di perdite amministrative (abusivi, morosi e contratti a forfait), dovute quasi sempre all’incuria nella gestione degli ultimi anni. Ma si sta lavorando in tal senso e non si dispera”.

Aica comunica, inoltre che “Si è avviata anche la riorganizzazione del personale, che è la base per un piano industriale serio. Il servizio si è affidato ad una società leader nel mercato nazionale… Non per produrre licenziamenti e/o assunzioni ma per valorizzare, inquadrare, motivare e gestire al meglio le figure professionali presenti in azienda”.

Riguardo ai finanziamenti messi a disposizione dalla Regione Sicilia si legge: “La complessa procedura per acquisire la liquidità messa a disposizione dalla Regione come prestito ai Comuni, di ausilio allo startup di AICA, con un po’ di ritardo comincia comunque a produrre i suoi frutti.

I Comuni di S.Angelo Muxaro, Grotte, Campobello di Licata, Lucca Sicula e Castrofilippo hanno già versato la propria quota ad AICA dando un iniezione di fiducia all’azienda, al personale ed agli operatori del territorio che hanno investito nel lavorare con l’azienda e che si sono visti pagare puntualmente le loro fatture.

Auspichiamo che anche gli altri Comuni diano questa spinta propulsiva ai tanti sforzi che stanno facendo i loro concittadini sia come operatori economici che sostengono il servizio con il loro lavoro, sia come personale aziendale, sia come utenti che provvedono a pagare le loro bollette.

 E il futuro? Aica non ha dubbi sul fatto che”far quadrare correttamente i bilanci è obiettivo primario della nuova Azienda.  Come si è detto, gestire il Servizio Idrico Integrato è un’impresa complessa che richiede interventi tecnici, atti amministrativi, investimenti. I costi di tutto questo sono addebitati in bolletta agli utenti attraverso la tariffa.

Le tariffe, per le varie tipologie di utenze e di consumo, sono rigidamente regolate dalla autorità competente, così come per altri servizi essenziali quali elettricità e rifiuti.

L’ipotesi che le tariffe del servizio possano essere ridotte in questa fase storica della vita dell’Azienda è una chimera venduta da chi non ha strumenti per comprendere la realtà e mira solo ad ingannare gli utenti. Basti pensare che il prezzo delle forniture elettriche necessarie per far funzionare tutti gli impianti è quasi raddoppiato negli ultimi pochi mesi.

La nota di Aica chiude con una considerazione e con un augurio.

“Non è semplice né scontato, ma il percorso intrapreso dai Sindaci e dal Prefetto, a parere dell’Azienda, è l’unico che può portare ad una svolta che in parte è già avvenuta.

Ci vuole pazienza e tanto lavoro! Non chiacchere e non la bacchetta magica!

In sei mesi già l’azienda è diventata trasparente e lavora con i canoni della legalità. Scusate se è poco! Certo tutti noi vorremmo che l’acqua arrivasse con costanza nelle case delle persone ed in quantità sufficiente e che le fogne non dessero problemi. Ma questo è l’obiettivo non il punto di partenza”.

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