Bancarotta fraudolenta, condannati i tre fratelli Marotta
Indagine scaturita dal fallimento di una società edile di Ribera
Il tribunale di Sciacca ha condannato a 13 e mezzo di reclusione l’imprenditore Carmelo Marotta, di Ribera, e a 8 anni ciascuno le sue sorelle, Rosalia e Maria Marotta. Erano accusati di concorso in bancarotta fraudolenta. I giudici hanno disposto nei loro confronti anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’inabilità all’esercizio di impresa. Sono stati giudicati responsabili, in particolare, di avere distratto dai conti correnti della società Edilservizi, di cui Carmelo Marotta era amministratore unico, 570 mila euro, e di averlo fatto con ripetuti prelievi (principalmente attraverso l’emissione di assegni in favore di terzi). Movimenti che, per i giudici, erano privi di qualsiasi giustificazione contabile e commerciale, e che dunque erano estranei all’oggetto sociale generando un danno ai creditori della società. Il tribunale ha dichiarato il non doversi procedere nei confronti dei tre imputati in ordine all’ipotesi di reato di intestazione fittizia di beni. Assolto infine dall’accusa di truffa in concorso con Marotta Filippo Lo Cicero, direttore tecnico della Edilservizi.