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Caso Suv, la Corte dei Conti cita due dirigenti del Comune: “Soldi sperperati”

Davanti la magistratura contabile il prossimo 15 febbraio compariranno Gaetano Di Giovanni e Angela Orlando

Pubblicato 1 anno fa

La Procura della Corte dei Conti ha citato in giudizio due dirigenti del Comune di Agrigento per il caso dei Suv acquistati con i fondi per le famiglie disagiate. Davanti la magistratura contabile, l’udienza di comparizione, fissata per il prossimo 15 febbraio, compariranno Gaetano Di Giovanni, ora non più in forza al Comune e Angela Orlando, funzionario dell’Ente, entrambi accusati di aver procurato un danno erariale da oltre 120mila euro allo Stato con l’acquisto dei Suv con i fondi destinati alle famiglie per il pagamento delle attività estive.

Nell’atto di citazione – come spiega Giuseppe Di Rosa, responsabile regionale dipartimento trasparenza enti locali del Codacons – la Procura della Corte dei Conti parla di “riferimenti certi ed acclarati”, con un “maldestro tentativo atto a creare la mera apparenza della volontà di utilizzare le risorse economiche ricevute per una delle finalità ammessa dal Dipartimento della famiglia”.

Chiaro dunque il riferimento della Procura alla generica e non trasparente richiesta dell’associazione Volontari di strada di utilizzare i mezzi di trasporto e pc in uso del Comune per un non meglio precisato evento da realizzarsi entro il 31 dicembre”. Il riferimento è ad una richiesta dell’associazione di utilizzo dei mezzi per attività “educative e ricreative”.

“Il paradosso della vicenda, precisa la Procura, è quindi quello di aver speso la somma di 131.118 euro  (pressocché interamente utilizzata per l’acquisto di quattro Suv di importo pari a 120mila euro) per una non meglio precisata iniziativa che avrebbe coinvolto un numero non precisato di minori, della durata di meno di due ore… L’anomala e singolare sequenza causale che ha caratterizzato la gestione della vicenda, infatti, appare premeditatamente studiata nei particolari, con la precisa intenzione di spendere le somme ricevute per l’acquisto di autovetture aventi caratteristiche tipiche delle auto di rappresentanza, all’evidenza inutili e inutilizzabili per la platea di quelli che dovevano essere i beneficiari del contributo, cioè bambini e ragazzi minorenni”. Auto di rappresentanza, va precisato, che non sarebbero andate ovviamente ai funzionari ma bensì ai rappresentanti politici dell’ente.Tutto sarebbe provato non solo dagli atti posti in essere ma dalla “finale rappresentazione pantomimica dell’evento ludico per il quale sarebbe stato necessario spendere ben 120mila euro in Suv, artatamente posta in essere solo perché i predetti funzionari erano ben consapevoli che avrebbe dovuto rendicontare al Dipartimento le attività svolte”. Auto che, precisa la Corte, vengono consegnate ai Volontari alle 11.40 del 31 dicembre e poi restituite alle 13.30.

Il Codacons nella giornata di lunedì inoltrerà gli atti della Procura della Corte dei Conti (anticipando la stessa) alla Procura delle Repubblica a prosecuzione dell’esposto a suo tempo inviato. 

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