Danni cerebrali al momento della nascita, oltre 1 milione di euro a famiglia agrigentina
Maxi risarcimento ad una ragazza e ai suoi genitori
L’Asp (Azienda sanitaria provinciale) di Agrigento è stata condannata dal giudice monocratico civile a pagare un risarcimento danni, di oltre un milione di euro più spese legali, ad una ragazza vittima, al momento della nascita, di malasanità. Risarcimento danni riconosciuto anche ai suoi genitori.
L’ordinanza di primo grado si riferisce a quanto accaduto nel settembre del 2003 nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale civile «Giovanni Paolo II» di Sciacca (Ag), dove venne alla luce la bambina, oggi quasi ventenne, che durante la nascita riportò danni cerebrali gravi ed irreversibili a causa di una «condotta negligente e poco prudente dei medici del reparto».
Con tenacia i genitori hanno portato avanti la loro battaglia, sostenuti in tutto e per tutto dall’’Avv. Rosaria Paola Perricone, del Foro di Sciacca, essendo stata la Professionista sempre fiduciosa che una giusta e provata difesa avrebbe di certo fatto emergere ed accertare la sussistenza di un nesso di causalità tra la condotta stigmatizzata dei sanitari dell’ASP di Agrigento e l’evento lesivo patito dalla allora neonata. Giustizia oggi è stata riconosciuta sia ad A. L. di Agrigento che ai suoi genitori i quali, pur avendo avuto ostacoli, tanto da doversi rivolgere ad un medico legale di Napoli, il Prof. Raffaele Landi, hanno portato avanti per anni la loro battaglia, non tanto per sé, ma affinché fosse riconosciuto ad A. il danno psicofisico subito ed incontrovertibile posto in essere dalla struttura ospedaliera