Lampedusa

Giornata del migrante, il cardinale Montenegro: “Solo la fraternità può aiutare”

Ha portato la sua esperienza di arcivescovo emerito di Agrigento il cardinale Francesco Montenegro

Pubblicato 2 anni fa

“Tutto cio’ che avveniva a Lampedusa con il continuo arrivo di migranti ha scosso non solo quella comunita’ parrocchiale e la diocesi agrigentina ma, mi sento di dire, il mondo intero”. Ha portato la sua esperienza di arcivescovo emerito di Agrigento il cardinale Francesco Montenegro, ora membro del Dicastero vaticano per lo Sviluppo Umano Integrale, presentando in conferenza stampa il Messaggio di papa Francesco per la 108/a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.

“Cosa fare di fronte a migliaia di persone che ogni giorno arrivano con mezzi di fortuna? Cosa fare quando – come nel 2013 – diverse centinaia di loro affondarono a pochi metri dalla costa perdendo la vita?”, ha chiesto Montenegro. “Quando ti trovi di fronte a questi fatti ti accorgi che solo il principio della fraternita’ ti puo’ aiutare – ha sottolineato -. Se riesci a guardare negli occhi quell’uomo, quella donna o quel bambino capisci che e’ uguale a te, che e’ tuo fratello. In quell’istante cadono tutte le distinzioni, le diatribe politiche, le logiche dei numeri o le normative di questo o di quel paese”. Secondo il porporato siciliano, “quegli occhi ti dicono la dignita’ di quella persona prima e piu’ della sua appartenenza a un paese ‘X’ o a una religione ‘Y’.

Costruire il futuro richiede questo sguardo sull’altro libero da ogni pregiudizio e da ogni privilegio”. “Il Papa insiste molto sul fatto che questa prospettiva puo’ rivelarsi una opportunita’ di crescita per tutti – ha aggiunto -. La storia ci insegna che laddove il futuro lo si e’ costruito in una logica inclusiva, alla fine, ci hanno guadagnato tutti, non solo in termini di rispetto ma anche economicamente e culturalmente”.

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