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Inchiesta sui dati Covid, Musumeci: “Fiducia in Razza”

Il Pd ha chiesto le immediate dimissioni dell'assessore Razza

Pubblicato 3 anni fa

“Ho letto le agenzie, inutile dire che in questi casi si resta sorpresi. Noi le zone rosse le abbiamo anticipate non nascoste: e’ storia. Ma bisogna avere rispetto per la magistratura, ho fiducia nell’assessore Ruggero Razza, se fosse responsabile da solo adotterebbe le decisioni consequenziali. Bisogna essere sereni e fiduciosi, sono convinto che la verita’ emergera’ prestissimo”. Cosi’ il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, commenta a Omnibus su La7, l’inchiesta che ha portato ad arresti per alterazione dei dati su tamponi e positivi trasmessi all’Iss in cui e’ coinvolto come indagato, l’assessore alla Salute Razza.

Musumeci ha aggiunto: “Quello che abbiamo fatto in un anno e’ stato improntato alla massima trasparenza, abbiamo sempre seguito la linea del rigore e della fermezza”. “Fino alla scorsa settimana – ha proseguito – abbiamo chiesto noi a Roma la zona rossa perche’ noi guardavamo al numero dei morti. Facciamo andare avanti le indagini, gli avvisi di garanzia servono a fare chiarezza, lasciamo lavorare e alla fine ne trarremo le conclusioni”.

Pd e Cinque Stelle chiedono le dimissioni di Razza

“Chiediamo le immediate dimissioni dell’assessore alla Salute, Ruggero Razza. L’immagine della sanita’ siciliana, in un momento cosi’ complicato, non puo’ essere affidata ad un assessore che ne ha gia’ combinate di tutti i colori”. Lo dice il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, in seguito all’indagine della procura di Trapani che ha iscritto nel registro degli indagati l’assessore regionale alla Salute per falso materiale in concorso. Nella stessa indagine sono stati disposti gli arresti domiciliari nei confronti di appartenenti al Dipartimento regionale per le Attivita’ sanitarie e Osservatorio epidemiologico (Dasoe) dell’assessorato alla Salute della Regione siciliana. “I dati falsi e truccati emersi dalle indagini sono la punta di un iceberg di un sistema marcio e malato. Il Pd – prosegue Barbagallo – aveva gia’ messo in evidenza le storture della Sanita’ siciliana con la mozione di sfiducia presentata all’Ars nei mesi scorsi e bocciata da una maggioranza pronta solo ad eseguire gli ordini del capo. Questa volta la politica era arrivata prima dei magistrati ma – conclude – di fronte ai fatti di oggi Musumeci non ha scelta: Razza non puo’ restare un minuto di piu'”.

“Restiamo sgomenti nell’apprendere dello scandalo che ha coinvolto l’assessore alla salute della Regione Siciliana e di come, secondo le accuse, si possa esser giocato sulla salute dei siciliani falsificando i dati dei contagi da Covid-19. E’ l’ulteriore disastro della gestione dell’emergenza che certifica il fallimento dell’amministrazione Musumeci in Sicilia”. Lo affermano i deputati nazionali Roberta Alaimo, Valentina D’Orso e Adriano Varrica, insieme con il senatore del Movimento 5 Stelle, Steni Di Piazza. “”Ove gli esiti dell’indagine dovessero confermare la responsabilita’ dell’assessore Razza e dei dirigenti e funzionari regionali coinvolti, si tratterebbe di un fatto di una gravita’ inaudita – affermano i cinquestelle – Nell’attesa che la magistratura accerti i fatti, pero’, e’ necessario ed opportuno che Razza si dimetta, senza perdere un attimo di tempo. L’inchiesta odierna getta un’ombra troppo grande sul suo operato che compromette irrimediabilmente la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, proprio in quelle istituzioni che dovrebbero avere come obiettivo la cura e la tutela della salute della collettivita’”.

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