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Intascava soldi delle carte di identità a Ravanusa: chiuse indagini

E' accusato accusato di aver intascato circa trentamila euro, che in realtà sarebbero dovuti finire nelle casse comunali di Ravanusa

Pubblicato 3 anni fa

La Procura di Agrigento ha notificato l’avviso conclusione indagini nei confronti di Mario Seggio, 54 anni, responsabile dell’ufficio demografico del comune di Ravanusa, e di Ecaterina Gircineanu. Il primo è indagato per peculato mentre la seconda di falso perché avrebbe firmato un documento al posto del padre al fine dell’espatrio.

La vicenda risale al febbraio scorso quando i carabinieri della stazione di Ravanusa arrestarono in flagranza di reato Seggio, accusato di aver intascato circa trentamila euro, che in realtà sarebbero dovuti finire nelle casse comunali di Ravanusa, facendosi pagare addirittura in contanti dai cittadini che si recavano nell’ufficio anagrafe del Comune per la carta di identità elettronica.

L’indagine – coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Paola Vetro – nasce da una serie di anomalie che vengono denunciate agli inquirenti: in un primo momento vengono acquisiti svariati documenti ed accertando evidenti discrasie tra le carte d’identita’ emesse e i soldi depositati nelle casse comunali. Gli investigatori hanno cosi’ piazzato microspie e telecamere nel piccolo ufficio comunale dove sono stati registrati diversi “passaggi” di soldi.  

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