Lampedusa, sbarcati altri 25 migranti
Viaggiavano su una carretta del mare di circa 5 metri intercettata a 12 miglia dalle coste dell'isola
Venticinque migranti di origine subsahariana, tra cui una donna, sono sbarcati ieri sera a Lampedusa. Viaggiavano su una carretta del mare di circa 5 metri intercettata a 12 miglia dalle coste dell’isola dagli uomini della Guardia di finanza. Dopo un primo triage sanitario sono stati condotti nell’hotspot di contrada Imbriacola, dove si trovano attualmente 365 migranti.
Ieri per alleggerire la pressione sul centro, tornato a riempiersi dopo gli approdi degli ultimi giorni, la Prefettura di Agrigento, d’intesa con il Viminale, ha disposto il trasferimento di 418 ospiti sulla nave quarantena. Proprio sulla più grande delle Pelagie, infatti, era stato autorizzato lo sbarco anche dei 58 naufraghi soccorsi dalla Louise Michel e di 142 dei sopravvissuti a bordo della Mare Jonio. Restano, invece, ancora in mare i 439 migranti soccorsi dallo scorso 19 gennaio in sei operazioni di salvataggio da Geo Barents.
Uno su quattro è un minore. ”Sono stremati dal lungo viaggio in mare e dalla permanenza in Libia caratterizzata da violenze e torture”, dice Alida Serrachieri, responsabile medico della nave di Msf. ”Le autorità maltesi si stanno solo lavando le mani ed eludendo le proprie responsabilità. Tutte le nostre richieste a Malta per un porto per sbarcare in sicurezza sono state ignorate o respinte – denuncia l’ong -. Secondo le convenzioni e le leggi marittime, i governi costieri hanno il dovere di prestare assistenza a qualsiasi persona trovata in mare in pericolo, compreso garantire lo sbarco delle persone soccorse in un luogo sicuro. Malta ha ripetutamente mancato di adempiere a questo obbligo”.