Lampedusa, strage 3 ottobre: “Sia giornata europea della memoria”
La proposta di legge per l'istituzione del 3 ottobre quale Giornata europea della memoria
Trecento studenti europei si trovano a Lmapedusa dal 30 settembre, in occasione della nona Giornata della memoria e dell’accoglienza. Insieme a loro 22 associazioni, organizzazioni non governative, agenzie delle Nazioni Unite, giornalisti, europarlamentari si sono riuniti – nell’ambito del progetto Welcome Europe – per discutere di accoglienza, inclusione e diritti umani.
Afferma Tareke Brhane, presidente del Comitato 3 ottobre: “Per commemorare le vittime, ma anche e soprattutto per il dovere di conoscere. Il nostro obiettivo e’ di lavorare con le giovani generazioni per creare una societa’ che include e accoglie. Non possiamo accettare che donne, bambini e uomini in fuga dalla violenza continuino a perdere la vita per una carenza di mezzi di soccorso e per l’assenza di corridoi umanitari. Il salvataggio di vita umane deve restare la priorita’ e questa responsabilita’ deve essere una responsabilita’ condivisa da tutta l’Europa”.
In occasione della ricorrenza del 3 ottobre, nono anniversario della strage di Lampedusa e Giornata nazionale della memoria e dell’accoglienza, le tre agenzie dell’Onu, Unhcr, Oim e Unicef, “accolgono e rilanciano la proposta che chiede alle istituzioni europee che il 3 ottobre diventi Giornata europea della memoria e dell’accoglienza, nella convinzione che non ci sia futuro senza memoria”. Davanti all’isola morirono 368 persone, tra cui 83 donne e 9 bambini. La proposta di legge per l’istituzione del 3 ottobre quale Giornata europea della memoria e dell’accoglienza proposta dal Comitato 3 ottobre e’ stata sottoscritta tra gli altri da Comune di Lampedusa e Linosa, Medici Senza Frontiere Arising Africans, Festival Divercity, Unire.