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Mafia, rigettata richiesta confisca beni per 63enne di Castrofilippo

No alla confisca beni e alla misura della sorveglianza speciale nei confronti di Angelo Alaimo, 63 anni di Castrofilippo, coinvolto (e poi assolto) nell’operazione della Squadra Mobile di Agrigento “Family” che fece luce sulla famiglia mafiosa di Castrofilippo culminata anche con l’arresto dell’ex primo cittadino Ippolito, oggi condannato a 12 anni per concorso esterno in […]

Pubblicato 4 anni fa

No alla confisca beni e alla misura della sorveglianza speciale nei confronti di Angelo Alaimo, 63 anni di Castrofilippo, coinvolto (e poi assolto) nell’operazione della Squadra Mobile di Agrigento “Family” che fece luce sulla famiglia mafiosa di Castrofilippo culminata anche con l’arresto dell’ex primo cittadino Ippolito, oggi condannato a 12 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. 

Lo ha stabilito la sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Agrigento, presieduta dal giudice Wilma Angela Mazzara, che ha rigettato la richiesta avanzata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Gli inquirenti chiedevano la confisca dei beni nei confronti di Alaimo e l’applicazione della sorveglianza speciale in quanto ritenuto socialmente pericoloso. 

Per i giudici del Tribunale di Agrigento, dunque, la condizione economica e patrimoniale di Alaimo è coerente con l’attività svolta anche in un periodo precedente agli anni 2000. Così come non emergerebbero profili di pericolosità sociale. Alaimo è difeso dall’avvocato Salvatore Amato. 

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