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Maxi rapina da 50 mila euro a Raffadali: cugino del boss ai domiciliari

Il gip del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto, ritenendo attenuate le esigenze cautelari, ha disposto la scarcerazione di Raffaele Salvatore Fragapane, 43 anni, già arrestato e condannato in primo grado alla pena di dieci anni e otto mesi di reclusione nell’ambito dell’operazione antimafia Montagna, accusato di aver messo a segno una rapina con due complici […]

Pubblicato 4 anni fa

Il gip del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto, ritenendo attenuate le esigenze cautelari, ha disposto la scarcerazione di Raffaele Salvatore Fragapane, 43 anni, già arrestato e condannato in primo grado alla pena di dieci anni e otto mesi di reclusione nell’ambito dell’operazione antimafia Montagna, accusato di aver messo a segno una rapina con due complici alla Banca popolare S.Angelo di Raffadali lo scorso febbraio. Fragapane, cugino del boss del mandamento della Montagna Francesco, si trova adesso agli arresti domiciliari con obbligo di braccialetto elettronico. Il giudice, sentito anche il parere favorevole del pm Chiara Bisso, ha ritenuto che il lasso di tempo di detenzione in carcere, circa 45 giorni, abbia attenuate le esigenze cautelari. Fragapane è difeso dall’avvocato Giuseppe Barba. La vicenda risale allo scorso 10 febbraio quando i carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, guidati dal colonnello Giovanni Pellegrino, chiusero il cerchio in poche ore individuando i tre presunti responsabili: oltre a Fragapane furono fermati anche Martino Merino, 26 anni, ed Umberto D’Arpa, 53 anni. I carabinieri li hanno rintracciati circa due ore dopo in una piazzola di sosta a S.Angelo Muxaro: avevano ancora il bottino composto da banconote di vario taglio.

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