Giudiziaria

“Maxi truffa sui fondi agricoli”, 58 rinvii a giudizio

L'inchiesta ipotizza i reati di associazione a delinquere, corruzione e frode nell'ambito di fondi agricoli in Sicilia

Pubblicato 2 anni fa

C’è anche l’imprenditore agrigentino Calogero Gebbia tra i cinquantotto imputati rinviati a giudizio dal gup del tribunale di Termini Imerese, Gregorio Balsamo, nell’ambito di un’inchiesta su una presunta truffa milionaria all’Unione Europea. L’indagine, coordinata dalla Procura Europea di Palermo con i magistrati Calogero Ferrara e Amelia Luise, ipotizza i reati di associazione a delinquere, corruzione e frode nell’ambito di fondi agricoli in Sicilia. 

A processo vanno: Filippo Cangialosi, di Marineo, funzionario dell’Ispettorato provinciale dell’Agricoltura di Palermo; Giuseppe Salerno, di Gangi, funzionario UIA delle Petralie; Giovanni Burriesci, di Mezzojuso, funzionario UIA di Misilmeri; Maria Spata, di Bagheria, funzionaria Ipa di Palermo; Carlo Alfano, di Palermo, funzionario Ipa; Giuseppe Vitale, di Palermo, funzionario; Giuseppa Fricano e Giovanni Scaduto, di Santa Flavia, imprenditori agricoli; Francesco La Placa, di Petralia Soprana (funzionario dell’Ufficio intercomunale agricoltura delle Petralie; Salvatore Di Martino, di Castronovo di Sicilia (funzionario di Roccapalumba); Giuseppe La Barca, di Misilmeri, imprenditore; Giuseppe La Barbera, di Mezzojuso, imprenditore agricolo; Claudio Monfalcone, funzionario Ipa; Maria Luisa Virga, funzionario Uia di Castelbuono; Grazia Guercello, di Castelbuono, funzionario Uia; Pietro Riolo, di Piana degli Albanesi, agronomo; Leonardo Guarnuto, di Petralia Soprana, funzionario Uia delle Petralie, Antonino Cosimo D’Amico, di Bagheria, dirigente Ipa Palermo, Vincenzo Aufiero, di Corleone; Nico Cirrito, di Palermo, Giuseppe La Monica di Palermo; Lilli Napoli, di Palma di Montechiaro; Achille Virga, di Castellana Sicula; Giuseppe Vitale, di Palermo.

Nel giugno del 2022, la Guardia di finanza di Palermo ha fatto luce sull’attività di una rete di organizzazioni criminali che coinvolgevano funzionari pubblici di alto livello e professionisti del settore. In particolare, le fiamme gialle sospettano l’esistenza di un gruppo criminale organizzato in grado di pilotare le decisioni al fine di consentire a società private operanti nel territorio di Palermo di ricevere finanziamenti agricoli da fonti comunitarie e nazionali, nell’ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) dell’Ue. Dodici indagati sono stati posti ai domiciliari, altri dieci sono stati obbligati a comparire davanti alla polizia giudiziaria. Denaro e beni per un valore di circa 2,5 milioni di euro sono stati sequestrati. Gli investigatori hanno accertato che questo gruppo criminale “ha esercitato un’influenza indebita sul processo decisionale dei funzionari pubblici dell’Ispettorato provinciale dell’Agricoltura (Ipa) della Regione siciliana – scrivono i magistrati -, facendo in modo che ai propri clienti venisse concessa una percentuale sproporzionatamente alta di richieste di finanziamento, con un significativo guadagno finanziario per i membri del gruppo. Secondo l’indagine, i funzionari pubblici dell’Ipa, responsabili della valutazione dell’ammissibilità delle richieste di finanziamento, hanno sistematicamente favorito altri uffici tecnici, compresi quelli di agronomi e ingegneri, durante le fasi di elaborazione e amministrazione delle domande di finanziamento. Questa preferenza sembra essere stata coltivata attraverso relazioni di lunga data”. Sarebbero oltre 20 le richieste di finanziamento concesse illegalmente e due i casi di presunta corruzione che coinvolgono funzionari pubblici e imprenditori privati. Inoltre sono contestati una serie di reati contro l’ordine pubblico, come l’associazione a delinquere, e contro la pubblica amministrazione, tra cui l’abuso d’ufficio, la rivelazione di segreti d’ufficio, la falsificazione materiale/ideologica di documenti pubblici, la soppressione, l’occultamento e la distruzione di documenti pubblici, forse commessi dai pubblici ufficiali dell’Ipa di Palermo e dagli altri membri del gruppo in vari ruoli.

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