Migranti, testimoni raccontano: “picchiati appena saliti su barconi”
Il racconto di alcuni sopravvissuti
Le sei barche intercettate dalla Ocean Viking, che e’ in acque internazionali in attesa di sbarcare oltre 500 migranti salvati, sono partite dalla Libia, secondo quanto riportato dalle persone a bordo. Alcuni hanno riferito di aver trascorso tre giorni in mare prima di essere salvati. Questa settimana, i sopravvissuti hanno raccontato al team di bordo gli orribili abusi che hanno subito in Libia e il loro tentativo di traversata via mare.
“Quando siamo saliti sulla barca, i trafficanti ci hanno picchiato. Avevano pistole piu’ grandi del mio braccio. Abbiamo finito rapidamente l’acqua e il carburante. Non avevamo un telefono satellitare, non avevamo modo di contattare nessuno. A un certo punto, abbiamo visto una barca vuota in mezzo al mare, forse avevate salvato le persone, o forse erano state nuovamente catturate dai libici. Sulla barca vuota abbiamo trovato bottiglie d’acqua e una tanica di carburante. E cosi’ abbiamo continuato, e abbiamo solo pregato e pregato, e grazie a Dio ci avete trovato” ha spiegato Zidane, uno scrittore 31enne dello Yemen, a un membro del team Sos Mediterranee. Zidane ha passato 17 ore nella stiva di una barca di legno, stipato sottocoperta con altre 24 persone. E’ stato salvato l’1 agosto, dopo che la Sea Watch 3 aveva avvistato la barca mentre procedeva verso un’altra barca in difficolta’. Tutti i salvataggi sono avvenuti in acque internazionali: quattro nella regione di ricerca e salvataggio libica (SRR), uno nella SRR tunisina e uno nella SRR maltese. La barca a vela Nadir di ResQship, che sta monitorando il Mediterraneo centrale – dice Sos Mediterranee – ha assistito diverse barche in difficolta’, due persone in condizioni critiche hanno ricevuto un trattamento medico d’urgenza a bordo. Un uomo ha dovuto essere rianimato da personale paramedico prima di essere evacuato e trasferito a Malta. La maggior parte delle barche sono state soccorse dalle guardie costiere italiane, maltesi e tunisine ore dopo che le Ong avevano segnalato le situazioni di loro pericolo e inviato un Mayday.