Agrigento

Reti idriche colabrodo e nuovi contatori: in arrivo quasi 24 milioni di euro

Sottoscritto il finanziamento per il "Progetto Conoscenza": interventi previsti in 12 Comuni per ridurre le perdite e ottimizzare il servizio

Pubblicato 1 ora fa

Non è la soluzione di tutti i problemi, ma sarà di aiuto in una provincia dove l’acqua è da sempre poca e molta ne viene dispersa sotto terra. E’ stato firmato nei giorni scorsi il disciplinare tecnico tra il presidente dell’Assemblea territoriale idrica e il dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti che ha permesso di stanziare ufficialmente 23.935.806 euro che erano stati già annunciati sul finire del settembre scorso.

Il finanziamento, erogato attraverso sei decreti dirigenziali emessi il 19 dicembre 2025, attinge ai fondi del Programma Operativo Complementare (POC) Sicilia 2014-2020. Queste risorse saranno destinate al massiccio “Progetto Conoscenza”, un piano mirato alla digitalizzazione, mappatura e ottimizzazione delle reti idriche nell’ATO AG9. L’obiettivo primario è la razionalizzazione del sistema idrico e il recupero delle perdite, un problema cronico del territorio. Nello specifico, i fondi permetteranno di realizzare ex novo l’intervento di razionalizzazione del sistema idrico nel Comune di Canicattì; completare i lavori di ristrutturazione e ottimizzazione delle reti, già in corso di esecuzione, nei Comuni di Campobello di Licata, Lucca Sicula, Montallegro, Montevago, Sambuca di Sicilia, San Giovanni Gemini, Grotte, Porto Empedocle, Racalmuto, Ravanusa e Villafranca Sicula. Il progetto prevede inoltre la mappatura digitale e alla distrettualizzazione delle reti, anche la sostituzione dei misuratori dei volumi d’utenza, garantendo una gestione più moderna ed efficiente.

“Si tratta di interventi di fondamentale importanza per il nostro ambito territoriale – ha commentato il presidente dell’Ati Giovanni Cirillo -. Grazie a questi fondi potremo ottimizzare la gestione delle reti e ridurre drasticamente la percentuale di perdite idriche. Questo significa recuperare risorse preziose e, di conseguenza, ridurre la dipendenza dalle forniture del gestore sovrambito, Siciliacque”.

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