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Assenteismo all’ospedale di Ribera: processo per 15 tra medici, infermieri e personale sanitario (vd)

Quindici rinvii a giudizio sono stati disposti dal Gup di Sciacca, Rosario Di Gioia, nel procedimento riguardante l’indagine denominata «Ghost Rider», condotta dalla Guardia di Finanza, che vedeva coinvolti 34 tra medici, infermieri e personale sanitario della struttura ospedaliera riberese. La vicenda è frutto di un mese di indagini svolte con appostamenti, videoriprese e accertamenti […]

Pubblicato 5 anni fa

Quindici rinvii a giudizio sono stati disposti dal Gup di Sciacca, Rosario Di Gioia, nel procedimento riguardante l’indagine denominata «Ghost Rider», condotta dalla Guardia di Finanza, che vedeva coinvolti 34 tra medici, infermieri e personale sanitario della struttura ospedaliera riberese.

La vicenda è frutto di un mese di
indagini svolte con appostamenti, videoriprese e accertamenti per verificare
eventuali casi di allontanamento dal luogo di lavoro o certificazioni mediche
rilasciate. Le ipotesi di reato contestate, a vario titolo, riguardano la
truffa e il falso.

Un dipendente, Giovanni Marù, di
68 anni, ha patteggiato la pena di un anno con la sospensione condizionale.

Tra i quindici rinviati a
giudizio due medici riberesi, Silvana Galletta, di 54 anni, e Serafino
Galletta, di 62. I medici entrano nell’inchiesta sia per fatti riguardanti la
presenza in servizio che per certificati medici che sarebbero stati redatti.

I dipendenti la cui posizione è
legata a certificati medici e che sono stati rinviati a giudizio sono Anna
Maria Bono, di 63 anni, e Giovanni Angelo Panarisi, di 60.

Gli altri dipendenti rinviati a
giudizio, solo per la presenza sul luogo di lavoro, Davide Caico, di 48 anni;
Carmelo Tortorici, di 62; Felice Milioto, di 52; Vincenzo Caternicchia, di 60;
Nino Riggi, di 62; Calogero Triolo, di 52; Paola Veneziano, di 47; Calogero
Schifano, di 63; Liborio Saladino, di 55; Maria Vaccaro, di 63; Francesco
Russo, di 49.

In aula il pubblico ministero,
Christian Del Turco, che ha coordinato le indagini, assieme al pm Michele
Marrone, ha insistito nella richiesta di rinvio a giudizio. Le difese, invece,
avevano chiesto il non luogo a procedere per i casi momentanea assenza dal
luogo di lavoro anche per inoffensività della condotta. In pratica, avrebbero
rilevato che, rapportati allo stipendio e alla durata dei controlli per circa
un mese, si trattava anche di pochi euro. Poi qualche altro mese ha impegnato
la Guardia di Finanza per gli accertamenti riguardanti la documentazione e
dunque per effettuare le verifiche. Il giudice Rosario Di Gioia ha fissato la
prima udienza del processo per il 12 settembre prossimo.

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