IN EVIDENZA

I carabinieri hanno restituito 70 mila euro in contanti a due riberesi

Alcuni mesi fa, i carabinieri della tenenza di Ribera avevano scoperto una banda di romeni che aveva messo a segno una serie di furti all’interno di scuole e di abitazioni del posto. Durante un primo controllo era stato fermato un giovane romeno, 30 enne, trovato in possesso di un notebook occultato all’interno della sua autovettura. […]

Pubblicato 5 anni fa

Alcuni mesi fa, i carabinieri della tenenza di Ribera avevano scoperto una banda di romeni che aveva messo a segno una serie di furti all’interno di scuole e di abitazioni del posto. Durante un primo controllo era stato fermato un giovane romeno, 30 enne, trovato in possesso di un notebook occultato all’interno della sua autovettura. A quel punto i Carabinieri avevano deciso di effettuare ulteriori verifiche presso l’abitazione in cui viveva l’uomo. Nel corso della successiva perquisizione, infatti, in un sottoscala ispezionato dai militari, era saltato fuori un consistente quantitativo di oggetti, in particolare personal computer ed attrezzatura elettrica varia, subito sequestrati ed in gran parte già riconosciuti dal personale addetto degli istituti scolastici che avevano subito i furti. Non avranno creduto alle loro orecchie, però, due cittadini riberesi quando i carabinieri sono passati dalle loro abitazioni, invitandoli a recarsi presso il comando della tenenza per ritirare banconote per 70 mila euro. Sembrava una notizia inverosimile, invece è tutto vero. Un’anziana pensionata e un agricoltore si sono presentati davanti al tenente Fabio Proietti e si sono visti consegnare la prima 40 mila euro e il secondo 30 mila. Questi soldi erano stati rubati propria da questa banda di romeni che aveva visitato villette e abitazioni, portando via di tutto: dagli oggetti in oro a somme di denaro. La loro individuazione, grazie alle indagini dei carabinieri, ha portato all’arresto dei malviventi che operavano anche in combutta con alcune badanti della stessa nazionalità.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *