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“Capitano! Mio capitano Hardcastle”

Diego Romeo conversa con Paolo Cilona

Pubblicato 3 anni fa

Per Agrigento non sarà mai abbastanza onorare il capitano Alexander Hardcastle. Pagò di persona ricerche e importanti ritrovamenti archeologici mentre oggi  si spendono milioni di euro con pochi significativi ritrovamenti. Questa settimana è l’unico argomento che vorrei affrontare nella nostra conversazione anche come riconoscimento di gratitudine e di grandezza a un inglese, dimenticato dalla “Corona d’Inghilterra” e ricordato solamente da pochi agrigentini.

“Lunedì alle ore 11 al cimitero di Bonamorone sarà ricordata la nascita del capitano Alexander Hardcastle avvenuta a Londra il 25 ottobre 1872. Egli venne nella nostra città nel mese di febbraio 1921. Fu subito colpito dalla grandezza dei monumenti, dalla bellezza della Valle dei Templi, dallo splendore dei tramonti, dalla mitezza del clima e decise di stabilirvisi in modo definitivo. Comprò la villa Aurea ed ivi fissò la sua dimora. Finanziò l’innalzamento delle colonne del tempio di Ercole. Inoltre da lui furono sostenuti importanti scavi a ridosso del tempio di Demetra, del tempio di Vulcano e di Esculapio. A lui si deve l’opera di manutenzione del Museo Civico e del Monastero di Santo Spirito. Ulteriori somme da lui furono impiegate per il ritrovamento dell’antico teatro greco. Un grande mecenate a servizio della nostra città. La sua fede, la sua passione, il suo impegno per l’archeologia furono sempre al centro della sua azione. Morì il 26 giugno 1933 presso l’Ospedale psichiatrico dopo 60 giorni dal suo ricovero. Ad Agrigento un gruppo di persone che si richiamano “amici del capitano” lo celebrano due volte l’anno il giorno della nascita e il giorno della morte. Purtroppo a livello della sua patria si registra un oblio assoluto, un silenzio ingiustificato. Principi e regnanti girano il mondo, qualcuno giunse a visitare la Valle dei Templi ma non al cimitero per  deporre un fiore sulla tomba. Ora registriamo con vivo piacere i finanziamenti per la realizzazione dell’antico sogno del capitano, quello del ritrovamento del teatro greco”.

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