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Dopo un anno di conversazione chi sono i “tafazzisti”, chi fa le domande o chi non risponde?

In Germania i partiti  storicamente  strutturati affrontano le elezioni. Da noi in Italia siamo ancorati alla provvisorietà delle liste civiche, ai cespugli stagionali, alla evanescenza dei partiti storici e alla futilità compromissoria della vita politica. “La stabilità politica costituisce indice di maturità da parte degli elettori. In Germania si sono confrontati in tutto sette partiti […]

Pubblicato 3 anni fa

In Germania i partiti  storicamente  strutturati affrontano le elezioni. Da noi in Italia siamo ancorati alla provvisorietà delle liste civiche, ai cespugli stagionali, alla evanescenza dei partiti storici e alla futilità compromissoria della vita politica.

“La stabilità politica costituisce indice di maturità da parte degli elettori. In Germania si sono confrontati in tutto sette partiti accompagnati da una loro lunga storia. In Italia invece esplodono le liste civiche che sono la negazione della politica in quanto la loro effimera esistenza è di breve durata. Sono liste create dai candidati quale supporto alla campagna elettorale. Con questo andazzo perdono di credibilità i partiti. Non sono partiti storici come una volta. Il più vecchio ha meno di 25 anni. Questo vuol dire che sono venute meno le antiche ideologie per dare spazio alla proliferazione di liste civiche. La loro presenza in campo elettorale è dovuta ad esigenze di potere da parte dei candidati privi di una solida appartenenza  ideologica. L’unico rimedio per rilanciare la politica in Italia è quello di approvare una nuova legge che tuteli i partiti e metta fine alle liste civiche”.

Non solo rimane chiusa la casa natale di Pirandello ma nella zona del Kaos si verificano danneggiamenti. Un po’ di etica urbana rimane ancora irraggiungibile.

“Il tentativo messo in atto di danneggiare la parte esterna della sede del parco letterario Luigi Pirandello costituisce una grave offesa ai luoghi tanto cari al nostro amato drammaturgo e soprattutto al presidente Bernardo Barone che con tanta disponibilità ha consentito la messa in scena di importanti manifestazioni culturali. Salvaguardare e tutelare il Parco letterario Luigi Pirandello è un dovere della città e degli agrigentini. Bisogna che l’intera zona a partire dal cancello d’ingresso sia dotata di ulteriori strumenti di videosorveglianza nell’esclusivo interesse dei luoghi pirandelliani”.

Stiamo attraversando una stagione teatrale con il trionfo del mito e di un ritorno al passato che , in mancanza di meglio, riflette il presente. Pensi che riusciremo a capire la lezione o sarà la solita arma di distrazione di massa?

“La tua attenzione è meritevole di tante considerazioni. La prima è quella che nel corso dell’estate i luoghi della Valle dei Templi sono stati opportunamente impiegati per dare vita e richiamo storico alla leggenda, al mito, alla bellezza del sito con albe e tramonti. Tutto questo ci riporta indirettamente a Siracusa con le rappresentazioni classiche. Ora il vero problema riguarda la stagione teatrale e “di camera” nel centro storico ovvero al teatro Pirandello. E qui le tue osservazioni e le tue preoccupazioni sono di grande attualità. Su questo interessante argomento avremo modo di ritornarci”.

Frutta e verdura costano care e invadono persino i marciapiedi di Agrigento col rischio di essere ammorbate dai tubi di scarico delle auto. Una forma di conversione energetica molto agrigentina.

“Vecchia storia quella della frutta esposta sopra i marciapiedi. A prescindere del caro prezzo sempre più oneroso per le famiglie, il vero grave problema sta tutto nella salute. Le verdure e la frutta esposta sui marciapiedi assorbono gli scarichi delle macchine  in transito con gravi ripercussioni all’igiene e alla salute dei consumatori. Al riguardo vi sono disposizioni di legge che vietano l’esposizione dei prodotti fuori dai negozi. Questa disposizione vale anche per le confezioni di bottiglie d’acqua riposte fuori sotto il sole. Le leggi ci sono,  per fare rispettare quanto da noi evidenziato. Spetta al personale comunale e al personale dell’ufficio preposto dell’Azienda sanitaria locale  intervenire per mettere fine a questo grave problema”.

La nostra conversazione celebra il primo anno di nascita. Ci possiamo permettere di essere così scanzonati per trarre un bilancio  e chiederci anche   chi sono i “tafazzisti” (seguaci del comico Tafazzi che si percuoteva i genitali con una bottiglia di plastica), chi fa le domande o chi non risponde?

“In questi dodici mesi abbiamo affrontato tanti problemi che riguardano la città. Dalla visibilità ai posteggi, dalle vie di fuga al centro storico, dal Parco Addolorata ai problemi del post-frana, dall’università alle scuole superiori, dal piano regolatore al prolungamento della 640, dall’aeroporto alla promozione turistica passando per il palacongressi. Abbiamo attenzionato decine e decine di problematiche che hanno avuto particolare attenzione dei nostri cari lettori. Il nostro settimanale confronto ha tutto il merito di non aver nascosto niente a nessuno e che potesse apparire di parte o fazioso. Di tutto questo sono grato alla testata che settimanalmente in piena libertà e consapevolezza ci lascia discutere. Un anno straordinario, un anno a tu per tu con i problemi di Agrigento, che continuano a non essere  pochi”.

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