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Se c’è un Consiglio comunale ad Agrigento batta un colpo

Conversazione Diego Romeo e Paolo Cilona nella “Sicilia agrigentina”

Pubblicato 2 anni fa

I progetti che riguardano più da vicino Agrigento sono il recupero dell’ex carcere di San Vito per farne un polo culturale; il recupero del Parco dell’Addolorata; il ritorno della gestione della casa natale di Pirandello all’Ente Parco perché la Soprintendenza (a cui è stato assegnato provvisoriamente) è un ente di controllo e tutela e non di promozione.

“Sono problemi che se risolti possono dare risposte positive allo sviluppo della Città. Da anni l’ex carcere di San Vito non ha una destinazione utile alla Città, Eppure con un progetto di ristrutturazione potrebbe avere una ben precisa destinazione a favore della cultura. Una struttura da definire sul piano della promozione turistica. Un polo per la cultura con una probabile destinazione ad impianto ricettivo a servizio dei giovani turisti in arrivo nella nostra città. Occorre che il Comune presenti un progetto di fattibilità alla Regione o allo Stato. Bisogna rilanciare la struttura nell’esclusivo interesse della città”.

Nessuno fino ad ora ha posto l’attenzione allo svincolo pericoloso della Mosella con l’innesto alla 640. Neanche i consiglieri comunali di Agrigento.

“Da anni se ne discute ma con scarsi risultati. Lo svincolo costituisce un pericolo per gli automobilisti. Poteva essere affrontato durante la realizzazione dell’autostrada Porto Empedocle – Caltanissetta. Invece una assurda miopia ha stroncato la strada con il punto di arrivo alla rotonda detta degli scrittori. Una vera strozzatura voluta e creata da pareri incomprensibili in danno della sicurezza stradale. La colpa è anche della città che con il suo atavico silenzio ha consentito che dei burocrati bloccassero la realizzazione dello svincolo con la Mosella, Palma Montechiaro, Licata e la doppia corsia fino al Porto di Porto Empedocle. Si parlerà dell’esigenza dello svincolo solo dopo quando ci scapperà il morto”.

Ci domandiamo perché il presidente dell’Ordine degli ingegneri, per tradizione, viene scelto tra i dipendenti regionali e degli enti locali? Come mai non viene prescelto un tecnico libero professionista?

È vero. A mio parere il problema non riguarda solo l’ordine degli ingegneri. Il problema va ricondotto all’esigenza di individuare il tecnico più rappresentativo sul piano del rapporto professionale. Di certo negli ultimi tempi quasi sempre il presidente dell’ordine è un professionista dipendente della pubblica amministrazione. Per vedere un libero professionista bisogna andare ai tempi dell’ingegnere Guggino. Una risposta alla nostra domanda può venire solo dagli stessi ingegneri”.

Da ben cinque anni un semaforo è posto sul ponte tra Milena e Casteltermini. Cosa aspetta l’Anas a mettere in sicurezza il ponte?

“Qualcuno ama affermare che ci sono tanti lotti aperti per l’Agrigento-Palermo. Niente che riguarda Agrigento. I lotti stradali interessano solo il tratto di strada Lercara -Palermo. L’unico tratto che riguarda Agrigento è un semaforo sul ponte tra lo svincolo di Milena e di Casteltermini. Un semaforo in bellavista che da anni rallenta il percorso per Palermo. A questo punto si chiede di conoscere la volontà dell’Anas per sapere cosa vuole fare e se in cantiere ci sia la volontà di togliere il semaforo e rendere sicuro il ponte. Troppi silenzi e tanta pazienza da parte degli automobilisti. Tutto è naturale per l’Anas”.

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