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Stavolta non è ginnastica sindacale se Agrigento è scesa  in piazza con in mano Vangelo e Costituzione

Diego Romeo e Paolo Cilona conversano nelle “Sicilia agrigentina”

Pubblicato 11 mesi fa

Con in mano Vangelo e Costituzione il Cartello sociale di Agrigento è sceso in piazza per il diritto alla salute. Domanda che da anni è inascoltata. La gente sarà costretta a “passare ai materassi” o al “passamontagna” visto che tutto da troppo tempo si risolve con la solita ginnastica sindacale?

La verità è solo una. Tutti i governi della cosiddetta seconda repubblica scientificamente sono per privilegiare la sanità privata. I malati sono una merce che si vende molto cara, in quanto  gli interessi economici sono forti ed esclusivi. Una grande torta da dividere tra gli industriali farmaceutici, le cliniche private, le farmacie, le interferenze dei baroni delle facoltà di medicina, le pressioni degli ordini professionali e delle varie associazioni che esprimono interessi corporativi, ospedali vecchi e fatiscenti con apparecchiature obsolete, la grave situazione dei pronti soccorso, i tempi di attesa lunghissimi, la cattiva gestione delle Asl e degli ospedali non aiutano il servizio sanitario nazionale. Il sistema non funziona e va assolutamente cambiato per rilanciare la riforma sanitaria per l’assistenza pubblica. Rivedere infine, il numero chiuso e l’incompatibilità dei medici ospedalieri alla libera professione”.

Al capitano Hardcastle il 27 giugno sarà dedicata una intera giornata per ricordare le sue benemerenze archeologiche nella Valle dei templi. La riconoscenza della  città di Agrigento non sempre è stata all’altezza

Il capitano è stato il più grande benefattore della città, della Valle dei Templi e dei monumenti cittadini. Un uomo che ha dato tantissimo. Quello che si evince purtroppo sono le poche presenze di cittadini che partecipano alle due ricorrenze annuali: il giorno della morte 27 giugno 1933 e il giorno della nascita 25 ottobre 1873. Date significative ed importanti per ricordarlo. Eppure il silenzio la fa da padrone. Speriamo che le giovani generazioni prendano coscienza e conoscenza dell’opera del capitano inglese Alexander Hardcastle. Comunque le celebrazioni per il novantesimo della morte assumono un particolare riconoscimento di affetto e vicinanza all’uomo che ha lasciato opere archeologiche di grande valore come l’innalzamento delle colonne del tempio di Ercole”.

In questi giorni non sono mancati i suggerimenti ai governanti agrigentini per quanto riguarda la  sanità. Finora non ci sono state risposte concrete neanche dai politici che hanno interessi e affari nella sanità.

“Probabilmente non sono solo gli agrigentini ad avere interessi particolari, magari al di sopra di ogni sospetto che riguardano la sanità. La discesa in campo del cartello sociale e delle tante sigle lasciano ben sperare. Tuttavia non basta una sola giornata di protesta per smuovere le acque della sanità pubblica. Occorre seguire, pressare, le forze politiche per dare una spallata all’attuale status quo che foraggia la sanità privata sottraendo risorse al servizio pubblico. Bisogna fare un censimento dei proprietari, dei gestori e dei vari soci che operano nei settori privati della sanità. Scopriremmo tante realtà e situazioni di assoluto dominio economico”.

Malgrado le sollecitazioni dei cittadini nessun passo in avanti è stato fatto dall’amministrazione comunale per il passaggio del Parco dell’Addolorata al Parco archeologico.

“Si è vero. Sono molti a chiedersi le ragioni dell’ingiustificato atteggiamento da parte del Comune di non cedere il “parco dell’Addolorata” all’assessorato regionale ai Beni culturali, con l’obbligo di trasferire l’intera area al Parco Archeologico. Si tratta di una decisione importante per lo sviluppo del Parco con un teatro di pietra e con una necropoli tutta da valorizzare. Lo stesso assessore regionale ha espresso l’ interessamento per finanziare ogni intervento essenziale per la promozione e la tutela dell’ambiente. Non bisogna perdere l’opportunità offerta dalla Regione. Bisogna che il presidente del Consiglio Giovanni Civiltà convochi i consiglieri mettendo all’ordine del giorno “cessione in comodato d’uso all’assessorato ai beni culturali l’intera zona denominata-Parco dell’Addolorata” con l’obbligo di trasferirla al Parco archeologico Valle dei Templi”. Una scelta necessaria per rilanciare dopo 50 anni l’intera zona. Insomma una grande opportunità per la città in vista del 2025”.

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