Sciacca

Letterando in fest, successo di pubblico all’incontro con il procuratore De Lucia e il giornalista Palazzolo

Ieri nella cornice della multisala Badia Grande è stato presentato il libro "La cattura, i misteri di Messina Denaro e la mafia che cambia"

Pubblicato 4 mesi fa

Un pubblico numerosissimo e molto attento ha seguito ieri sera, nell’Arena Giardino della Multisala Badia Grande di Sciacca, all’incontro letterario con il procuratore della Repubblica di Palermo Maurizio De Lucia e con il giornalista de “La Repubblica” Salvo Palazzolo, che hanno firmato a quattro mani “La Cattura – I misteri di Messina Denaro e la mafia che cambia”, pubblicato da Feltrinelli. A conversare con il magistrato e con il cronista che da trent’anni segue i fatti di mafia è stato Massimo D’Antoni.

Anche il pomeriggio di ieri, come quello del giorno prima, si era aperto con i “cunti” de “Le Caterinette”, in particolare quelli su Giuditta e il monastero di Santa Caterina Baitaranni.

In Sala degli Specchi i protagonisti sono stati i bambini, all’interno delle letture per piccoli e famiglie a cura dei volontari di Nati per leggere di Sciacca.

In Sala dell’Albero ed è a questo momento che si riferiscono le immagini che state vedendo, la scrittrice Chiara Bianchi ha presentato il suo libro dal titolo “Il canto della fortuna”, pubblicato da Salani, in cui parla della famiglia Rizzoli, imprenditori sullo sfondo di un’Italia che attraversa due guerre. A parlarne con l’autrice sono state Maria Grazia Catania ed Agnese Sinagra, all’interno di una manifestazione promossa dalla Fidapa e organizzata dal Letterando in Fest con il ruolo logistico della libreria Ubik di Ornella Gulino.

In Sala dei Palchi il docente saccense Michelangelo Gruttadauria ha parlato del suo libro dal titolo “Airtemmisa Asimettria”, che fantastica su una leggera conversazione tra una bambina e la sua gattina sul mistero dell’origine della vita. A conversare con l’autore è stato Gianmarco Aulino.

In Cortile Orquidea si è parlato di Medio Oriente e guerra di Gaza dopo i fatti dello scorso 7 ottobre, di diritti e regole, di responsabilità e di umanità. Ne è venuta fuori una interessante conversazione condotta da Paola Caridi, direttrice artistica del Letterando in Fest, autrice di Hamas, pubblicato da Feltrinelli. Insieme a lei la la volontaria in Palestina Sofia Lamanno, che ha parlato della sua drammatica esperienza a contatto con la sofferenza, e il procuratore della Repubblica di Agrigento Giovanni Di Leo.

La serata si è conclusa con la riproposizione di “Sono le storie che fanno ancora paura ai mafiosi”, il momento di Teatro Oltre nella messinscena ispirata dalla storia di Lia Pipitone, con Franco Bruno e Nicola Puleo.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *