Agrigento

Akragas, Deni: “Bilancio positivo, Gambino voleva certezze”

La replica del bomber

Pubblicato 2 anni fa

Il Direttore Generale dell’Akragas, Giuseppe Deni, ha tracciato un bilancio di fine anno.

Tra noi soci c’è unità di intenti e sinergia – ha detto Deni – è una cosa importante. La classifica non è affatto penalizzante, siamo a due punti dal primo posto, ci sono altri 45 punti in palio e sono soddisfatto. Ho visto una buona Akragas nella prima parte del campionato – ha proseguito Deni -, nelle ultime due o tre partite una squadra che si è un po’ imboghesita. Abbiamo cercato di capire cosa fosse successo e abbiamo preso i nostri provvedimenti. Molte volte, il miglior acquisto è quello di mandare le mele marce e noi abbiamo fatto così. Dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia dovevamo sfoltire la rosa. Abbiamo capito che qualcuno fomentava all’interno dello spogliatoio. E’ andato via Punzi, sulla sua fascia eravamo coperti, abbiamo preso Tarantino che ha giocato anche in serie C. La squadra ha ancora bisogno di alcune rivisitazioni.  Quindici giorni fa ho riunito il consiglio di amministrazione proponendo l’aumento del budget da mettere a disposizione per provvedere a rafforzare i ruoli in cui siamo deficitari. Da giorno 3 gennaio si apre il mercato degli svincolati tra i professionisti, noi siamo intenzionati a rinforzare l’organico. Dobbiamo prendere due pedine importanti, un esterno alto di sinistra e un attaccante importante. Sono queste le aspettative che abbiamo per completare un organico che è già competitivo. I tifosi devono stare tranquilli, abbiamo le stesse aspettative e logiche loro. La società è attenta e darà all’Akragas quello che serve”.

Deni ha anche parlato del futuro dello stadio Esseneto alla luce del finanziamento che il comune può ottenere per la realizzazione dell’impianto di illuminazione. “Sono soddisfatto del lavoro che sta facendo l’amministrazione comunale, con il loro contributo abbiamo ottenuto un finanziamento importante per dare un altro aspetto allo stadio. Abbiamo avuto dei ritardi sulla fornitura dei semi per effettuare la risemina, ma prima della prossima partita interna il manto sarà a posto. Adesso dobbiamo lavorare per allargare la base societaria, conquistare la tifoseria e speriamo che gli imprenditori agrigentini si avvicinino”.

Un capitolo a parte, Deni lo ha dedicato al bomber Beppe Gambino che si è trasferito al Pro Favara: “All’inizio della stagione – ha spiegato – Gambino non era molto gradito alla società dal punto di vista tecnico perché fisicamente non sembrava a posto. Avevo proposto di metterlo fuori rosa. Il mister mi ha convinto a farlo rimanere e nella seconda parte del girone di andata ci ha dato una grande mano di aiuto. In una logica di rafforzamento si dovevano fare delle scelte. Volevo tenere Gambino ma lui voleva delle certezze sulla possibilità di giocare. La società non poteva accontentarlo e lui ha preferito andare via, nessuno gli ha mancato di rispetto” ha concluso.

Intanto, Beppe Gambino ha voluto far conoscere la propria versione: “Ho sentito le dichiarazioni del direttore generale Deni e ci siamo sentiti al telefono, ci siamo chiariti – ha detto -. Voglio che i tifosi sappiano quali sono state le vere motivazioni del mio trasferimento al Pro Favara. Dal momento della firma – ha affermato Gambino – mi sono ridotto l’ingaggio pur di rimanere in biancazzurro. Dopo una settimana mi sono infortunato alla caviglia, il mister mi ha detto di riprendermi e nel mese in cui sono stato fermo (ottobre, n.d.r.) non ho ricevuto il mio compenso. Al rientro il direttore sportivo Cammarata mi ha richiamato in sede chiedendomi di abbassare ulteriormente l’ingaggio e io ho accettato.  Soltanto la sera della cena di Natale, ho saputo dalla presidente Giordano che io il giorno dopo sarei dovuto andare via. Ho capito che era il caso di cambiare aria per evitare problemi. Non ho mai chiesto di giocare per forza, ma il mio campionato non è mai iniziato come io sperassi nonostante avessi recuperato dall’infortunio. So che la presidente Giordano ed il direttore generale Deni mi hanno sempre stimato ma è normale che avendo due presidenti che non vivono la squadra, prendano provvedimenti in base a quello che viene riferito, probabilmente non rientravo nei piani tecnici” ha concluso Gambino.

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