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Calcio scommesse in Eccellenza e Serie D: trema il Licata

Ci sono anche due partite del Licata nel mirino degli inquirenti di Enna che hanno chiesto il rinvio a giudizio di otto persone che, a vario titolo, avrebbero messo in atto alcuni tentativi di combine nel campionato di Eccellenza e di Serie D dal 2018 al 2020. Nella vicenda sono coinvolti anche tesserati di Acireale, […]

Pubblicato 3 anni fa

Ci sono anche due partite del Licata nel mirino degli inquirenti di Enna che hanno chiesto il rinvio a giudizio di otto persone che, a vario titolo, avrebbero messo in atto alcuni tentativi di combine nel campionato di Eccellenza e di Serie D dal 2018 al 2020.

Nella vicenda sono coinvolti anche tesserati di Acireale, San Tommaso, Gela, Rotonda, Alcamo e Marsala. Tutti gli atti dell’indagine sono stati trasmessi anche alla procura federale della Federcalcio guidata da Giuseppe Chinè in modo da appurare eventuali responsabilità e sanzionare sportivamente le società e soggetti che si siano resi colpevoli di condotte non conformi al regolamento.

«Spero nel lavoro della giustizia sportiva e mi auguro che faccia luce su tutte le responsabilità, individuando e punendo duramente, se ci sono, i colpevoli di tali episodi» ha dichiarato all’Italpress il presidente del comitato regione Sicilia della LND, Sandro Morgana, commentando la decisione della Procura di Enna che ha chiesto il rinvio a giudizio per frode sportiva per otto persone fra dirigenti, allenatori e giocatori di diverse squadre siciliane che nella scorsa stagione militavano nel girone I del campionato di Serie D. 

«Fermo restando che quando c’è un processo ognuno andrà a difendere le proprie posizioni, è ovvio che questi fatti sono molto gravi – ha sottolineato Morgana -. Per quanto mi riguarda li condanno fermamente e duramente, ribadendo il concetto che legalità, trasparenza ed etica devono costituire una precondizione per l’accesso. Persone che devono frequentare il nostro ambiente devono essere ineccepibili. Mi rendo conto che questa cosa getta discredito sull’ambiente – ha concluso il presidente della LND Sicilia – ma d’altra parte, il fatto che la procura federale intervenga per debellare questo fenomeno inquietante, credo sia utile a dare fiducia all’ambiente, nel senso che noi controlliamo con grande attenzione e quando si ha notizia di episodi del genere si interviene con tutta la propria possibilità decisionale». 

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