Calcio

Olimpiadi: le azzurre del volley vincono l’oro; Schifani si complimenta con Sylla

La pallavolista è nata a Palermo da genitori ivoriani

Pubblicato 1 mese fa

Ai Giochi Olimpici di Parigi, nel giorno in cui cala il sipario, l’Italia piazza le coup final. E che colpo, le azzurre del volley sono le nuove campionesse olimpiche, la 40/a medaglia dell’Italia Team è un oro preziosissimo quanto inedito. Il tabù dei maschi diventa a Parigi la gioia di vivere dell’altra metà del cielo, che in una stracolma Arena Sud annienta le americane: 3-0, in un match mai in discussione, gestito di testa e fisico, e che ha trovato in Paola Egonu ancora una volta la star. Ventidue punti per la giocatrice più forte al mondo non a caso, ma questa è una vittoria corale di un team che il tecnico argentino ha reso squadra ingiocabile per le avversarie.

“Complimenti alla palermitana Miriam Sylla e alla nazionale italiana di volley femminile che alle Olimpiadi 2024 conquistano la medaglia d’oro!”, ha dichiarato il presidente Renato Schifani complimentandosi con la campionessa Myriam Sylla, nata a Palermo da genitori ivoriani, mamma Salimata e papà Abdoulaye Sylla (presente a Parigi e in lacrime mentre abbracciava la figlia a fine partita). La svolta della vita di una delle pallavoliste più forti al mondo è stata l’infanzia a Ballarò, storico mercato palermitano simbolo di una città accogliente e multietnica. Lì vivono ancora oggi quelli che Miriam considera i suoi nonni, Paolo Genduso e la moglie Maria Rosaria Esposito. La campionessa è cresciuta nel loro bar di via Maqueda all’angolo con via Torino, che la coppia di palermitani ha gestito per tanti anni. Gelati, cannoli, zabaione, e tante altre leccornie erano la dieta della bimba ora donna che, prima di partire per Parigi, è passata da PALERMO a salutare i ‘nonni’ Paolo e Maria Rosaria. Del resto, con PALERMO Myriam Sylla ha un legame indissolubile. Al villaggio olimpico il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’ha definita “la mia concittadina”, facendola inorgoglire. Nel capoluogo siciliano suo padre Abdoulaye è stato accolto grazie a un incontro casuale con Maria Rosaria Esposito. Soccorso durante una forte grandinata, poi accolto come uno di famiglia. Ha iniziato a lavorare come domestico a casa Genduso, facendosi raggiungere da Salimata che sarebbe poi diventata sua moglie e madre di Myriam. Quando la futura campionessa olimpica aveva 5 anni, la famiglia si trasferì in provincia di Lecco, tornando comunque a PALERMO per le vacanze estive fino a quando Myriam aveva 14 anni. In quegli anni, mentre faceva il bagno a Mondello, e frequentava bar ed edicole della borgata marinara, muoveva i primi passi nel mondo della pallavolo. Un legame, quello con PALERMO, che non si è mai interrotto. Nemmeno quando suo padre, suo fratello e sua sorella, dopo la morte della madre, si sono trasferiti in Lussemburgo. Italiana, figlia di genitori ivoriani, donna del sud sul tetto del mondo. Per la campionessa olimpica Myriam Sylla tutto è iniziato da Palermo.

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