Allarme economico-sociale: “Italia si desti” chiederà un incontro con prefetto e sindaco
Attraverso l’associazione da lei fondata “Italia si desti”, Sabrina Turano alza l’attenzione a favore della categoria dei commercianti e di coloro che da questo ultimo Dpcm ne restano paralizzati . “Mi riferisco – precisa Turano – delle palestre, dei cinema, teatri e non ultima la categoria dei ristoratori, pub, bistrot ed altre specificità. Con questo ultimo Dpcm […]
Attraverso l’associazione da lei fondata “Italia si desti”, Sabrina Turano alza l’attenzione a favore della categoria dei commercianti e di coloro che da questo ultimo Dpcm ne restano paralizzati .
“Mi riferisco – precisa Turano – delle palestre, dei cinema, teatri e non ultima la categoria dei ristoratori, pub, bistrot ed altre specificità. Con questo ultimo Dpcm credo adesso si sia raggiunto il top. Con tutto lo sforzo di questo mondo vorrei comprendere come esse possano trasformarsi in minaccia di contagio Covid dopo aver disposto ed azionato tutti gli apparati di sicurezza, e dopo avere affrontato dei costi non indifferenti per l’adeguamento ai parametri di sicurezza, come distanziamento, sanificazione, prenotazioni e schermate apposite. Per tutta risposta questi ultimi sono stati totalmente dimenticati, totalmente esclusi. Dunque cosa faranno?
Nella nota viene affermato anche come tutto questo costituisca un omicidio per molte attività che nessuno paga. Non solo ma aldilà della pericolosità del virus per il quale esistono varie tesi e discordanze tra gli stessi virologi, questo rigore, al contrario non sarà a vantaggio di inibizione ma di rivoluzione e disordine. E mentre scriviamo ne abbiamo già le prime avvisaglie a Roma, Napoli e Catania. Anche “Non è l’Arena” di Giletti ha mandato in onda ieri sera e in diretta le proteste e l’ esasperazione a questa stretta che punisce esplicitamente i lavoratori.
“Con la rappresentanza di amministratori e gestori di attività locali, chiederemo udienza – rileva Turano – udienza al prefetto ed al sindaco di Agrigento per un confronto sulla grave tematica ed eventualmente sollecitare di diritto adeguati ammortizzatori sociali, attivando tutti gli istituti e dispositivi preposti per evitare ulteriori collassi economici “.