Agrigento

Ad Agrigento si inaugura “Insulae Aqua”, in esposizione 69 foto di Gianni Berengo Gardin eFilippo Romano

Il percorso presenta anche alcuni scatti inediti del maestro scomparso la scorsa estate: previsti anche degli eventi pubblici e diffusi

Pubblicato 2 ore fa

 E’ stata inaugurata ad Agrigento la mostra fotografica “Insulae Aqua. Gianni Berengo Gardin e Filippo Romano”, a cura di Alessandra Klimciuk e inserita nell’ambito delle iniziative collegate ad Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025. L’evento è sostenuto dall’Assessorato ai Beni Culturali e dell’Identità siciliana della Regione Siciliana e dal Parco Archeologico Valle dei Templi di Agrigento. 

La mostra, che sarà ospitata dalle Fabbriche Chiaramontane di Agrigento fino all’8 marzo 2026, è la prima esposizione pubblica dopo la scomparsa di Berengo Gardin, avvenuta questa estate, ed intende omaggiare simbolicamente un grande maestro della fotografia con una sequenza narrativa di 32 opere realizzate nel 1991, di cui 6 inedite e vintage print – cui si aggiungono altre 37 opere di Filippo Romano realizzate tra il 2021 e il 2024 espressamente per questo progetto espositivo. Il risultato è il racconto della relazione profonda tra uomo, paesaggio e identità che celebra la geografia unica dell’Italia, costellata da isole e le radici profonde della cultura del Mediterraneo.

La narrazione dell’isola più remota e isolata d’Italia include una project room realizzata con la preziosa collaborazione di un gruppo di giovani linosani: pietre basaltiche, licheni, regali del mare, quaderni di scuola, poesie e canzoni raccontano il legame ancestrale della comunità isolana con gli elementi di acqua e terra. 

In quest’ultima importante tappa espositiva lo storytelling di Insulae Aqua si estenderà inoltre anche alla Stazione Marittima di Porto Empedocle grazie alla disponibilità dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale da dove fino a pochi mesi fa salpava ancora la nave Sansovino raffigurata nella iconica fotografia in bianco e nero di Gianni Berengo Gardin del 1991. In questa sede il progetto Insulae Aqua, ideato e curato da Alessandra Klimciuk, intende valorizzare il viaggio marittimo come esperienza culturale e umana, capace di dare senso all’isolamento.

In questo contesto, il collegamento marittimo, infatti, non è soltanto un servizio di trasporto: è un gesto simbolico e strategico che riannoda il legame con il mondo, restituendo all’isola la sua dimensione di luogo vivo, attraversato da flussi, scambi, possibilità.

Il progetto è completato da un Public Program per approfondire i temi suggeriti dalla mostra: un talk su Isola, isolamento e isolitudine alla Stazione Marittima di Porto Empedocle, una Masterclass con Filippo Romano e un workshop con i bambini e ragazzi della scuola elementare e media di Linosa che si svilupperanno nei prossimi mesi. 

“Le opere in mostra – commenta l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato- mettono in luce la geografia unica e le radici profonde della cultura del Mediterraneo. In un anno così significativo per Agrigento questo evento contribuisce a perpetuare la memoria collettiva e riannodare il legame tra l’isola e il mondo guardando alle comunità che le vivono e ne sono custodi”

“L’iniziativa rappresenta un esempio virtuoso di come la cultura possa valorizzare il territorio e i suoi temi cruciali – dichiara Mario La Rocca, dirigente generale del dipartimento dei beni culturali e dell’Identità siciliana -. Questo progetto espositivo, incentrato sull’identità di una realtà come Linosa, avrà un approccio integrato, che coinvolge la comunità e valorizza il legame ancestrale con gli elementi di acqua e terra non limitandosi alle sale espositive, ma estendendosi al territorio. È un modello di promozione culturale che unisce il rigore artistico alla partecipazione sociale”.

“Siamo onorati di ospitare alle Fabbriche Chiaramontane la mostra fotografica ‘Insulae Aqua’ – dichiara il direttore del Parco della Valle dei Templi Roberto Sciarratta – che celebra il legame indissolubile tra l’uomo e il paesaggio insulare del Mediterraneo. Nell’ambito degli eventi di ‘Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025’, questa esposizione, la prima pubblica dopo la scomparsa del maestro Gianni Berengo Gardin, rappresenta un omaggio sentito a un gigante della fotografia internazionale”.

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