Agrigento

Agrigento, verso la protesta contro l’isolamento viario del 25 gennaio (vd)

Dopo la riunione sabato scorso con il Prefetto di Agrigento Dario Caputo, quest’oggi nella parrocchia del Sacro Cuore in presenza di don Mario Sorce, direttore del Servizio di pastorale sociale e del lavoro, i rappresentanti del cartello sociale Cgil, Cisl e Uil, il segretario della Cna Claudio Spoto e i sindaci di Agrigento, Porto Empedocle […]

Pubblicato 4 anni fa

Dopo la riunione sabato scorso con il Prefetto di Agrigento Dario Caputo, quest’oggi nella parrocchia del Sacro Cuore in presenza di don Mario Sorce, direttore del Servizio di pastorale sociale e del lavoro, i rappresentanti del cartello sociale Cgil, Cisl e Uil, il segretario della Cna Claudio Spoto e i sindaci di Agrigento, Porto Empedocle e Santo Stefano Quisquina, Lillo Firetto, Ida Carmina e Francesco Cacciatore in rappresentanza dei sindaci della provincia hanno presentato la manifestazione del 25 gennaio contro l’isolamento viario che si svolgerà a partire dalle ore 11 dalla Rotonda Giunone fino ad arrivare alla Rotonda degli scrittori per gridare tutti insieme: “Attenzione, gente indignata per strada”.

“Vogliamo il rilancio del nostro territorio, dichiara Don Mario Sorce. Non possiamo più aspettare dobbiamo riparare al torto che questa terra ha subito per anni”.

1 commenti
Un pensiero su "Agrigento, verso la protesta contro l’isolamento viario del 25 gennaio (vd)"
  1. lillo ha detto:

    Per carità, giustissimo e doveroso poichè questo irresponsabile silenzio e inefficienza da parte dello Stato è ingiustificato ed ingiustificabile poichè, sapendo della già matoriata situazione socio economica del territorio, si permettono di continuare a prenderci per i fondelli!!! Isolati, veramente isolati dalla stessa Sicilia e dal mondo intero. tutte le strade da est a ovest, da nord a sud, isolano Agrigento e provincia non solo dal punto di vista qualità della vita ma dalla vita stessa! Un’Odissea immane raggiungere i paesini limitrofi e figuriamoci le grandi citta siciliane: Palermo (minimo due ore e mezza) Catania ( minimo due ore e mezza) Trapani (minimo due ore). Non dico nulla sulle atre città perchè siamo al paradosso del secolo! Quindi giustissimo farsi risentire perchè ogni tanto ci tocca! Non siamo ne a Milano, ne a Firenze ne a Genova qui quello che si chiude si seppellisce, non si ristruttura ne si interviene o se lo si fa con i tempi bibblici canonici (sempre che non fallisca qualcuno nel frattempo)! Poi una grande manifestazione bisognerebbe farla per la città di Agrigento poichè la stessa sorte tocca alle strade e vie cittadine, dove per transitarvi si mette a repentaglio: la macchina, il motorino e non ultimo ( non vorrei dirlo per scaramanzia ma è così) la vita. Qual’è stata l’alternativa all’intervento per la sistemazione del manto stradale? L’interdizione al transito! Come dire:” ti fa mali a panza, un mangiari chiù”! Ora si stanno facendo lavori di scavo e posa della tubazione per la fibra? Orbene tra qualche mese tutte le strade di Agrigento avranno le voragini poichè gli interventi di asfaltamento post posa tubazione, pur prevedendo una maggiore superficie asfaltata rispetto allo scavo (come sancito dal regolamento comunale) apparentemente, secondo il mio modestissimo parere, non ha lo spessore sufficientemente idoneo a scongiurare una futura riapertura dello scavo. Appena pioverà copiosamente vedrete i risultati!!! Sindaco, un giretto con la tua macchina in città di tanto in tanto te lo fai? Spero che non ti succeda quello che è successo a tanti tuoi concittadini che volenti o nolenti hanno messo mano ai portafogli per riparare sospensioni, sostituire braccetti oscillanti o copertoni! Sappiamo che si paga una tassa esclusivamente per fronteggiare queste spese sulla viabilità e illuminazione stradale: a tasi! Fontanelle quasi al buio come Monserrato e vie dell’interland. Lo so che lo sai ma non fai?

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