Debiti di Aica con Siciliacque, il tribunale fa slittare la decisione su uno dei decreti ingiuntivi
I giudici hanno ritenuto di confermare quanto già deciso a fine novembre: stop alla provvisoria esecutorietà
Tutto rinviato al prossimo anno, ma nulla deciso nel merito.
Il tribunale di Palermo, sezione V Civile, ha rinviato all’udienza del 26 febbraio prossimo ogni decisione sull’opposizione a uno dei decreti ingiuntivi presentati da Siciliacque nei confronti di Aica a fronte di un maxi debito da oltre 20 milioni di euro che come noto adesso verrà coperto con fondi della Regione Siciliana.
Il giudice Emanuela Piazza, pronunciandosi oggi, ha ritenuto non sussistano i presupposti per rivedere quanto affermato con ordinanza dello scorso 28 novembre, quando ritenne di non concedere la provvisoria esecutorietà del decreto ingiuntivo di Siciliacque.
La motivazione principale, all’epoca, risiedeva nel fatto che non risultavano depositate in giudizio le fatture allegate al ricorso monitorio. Documenti che non è chiaro se il sovrambito ha o meno depositato, per quanto oggi vi è una strada molto più semplice da percorrere, cioè quella di prendere i soldi spettanti dal fondo di rotazione attivato dalla Regione, per quanto quelle somme fossero, come noto, soggette a condizioni da rispettare da parte di Aica e sono, praticamente, appese a un filo.




