Agrigento

Aiuti agli imprenditori dell’agroalimentare, mobilitazione della CNA

Anche ad Agrigento questa mattina mobilitazione per dirigenti ed imprenditori CNA del settore Agroalimentare. Una delegazione territoriale, guidata dal presidente Emanuele Farruggia e dal segretario provinciale Claudio Spoto, ha incontrato il sindaco Franco Miccichè e il presidente dei consiglio comunale Giovanni Civiltà. “Aprire si può…Sostenere si deve!”: è lo slogan scelto per provare a sensibilizzare […]

Pubblicato 4 anni fa

Anche ad Agrigento questa mattina mobilitazione per dirigenti ed imprenditori CNA del settore Agroalimentare. Una delegazione territoriale, guidata dal presidente Emanuele Farruggia e dal segretario provinciale Claudio Spoto, ha incontrato il sindaco Franco Miccichè e il presidente dei consiglio comunale Giovanni Civiltà.

“Aprire si può…Sostenere si deve!”: è lo slogan scelto per provare a sensibilizzare le Istituzioni sulla drammatica crisi economica che stanno vivendo gli operatori del settore, messo in ginocchio dalle estenuanti e perduranti restrizioni legate alle disposizioni governative messe in campo per contrastare l’emergenza sanitaria. E’ stato consegnato un documento con specifiche richieste per richiamare l’attenzione del decisore politico sugli strumenti da adottare, in tempi rapidi, per evitare che il comparto, ormai allo stremo, chiuda i battenti.

“Si tratta di una protesta simbolica, pacifica e responsabile – assicurano i vertici provinciali della Confederazione – ma certamente convinta, fortemente connotata da soluzioni ragionevoli che esprimono la ferma volontà di non essere abbandonati per potere ripartire”.

Ecco alcune delle proposte contenute nel documento destinato ai Comuni e alla Regione:
-Esenzione totale dei tributi locali anche per il 2021, con particolare riferimento alla Tari, connessa all’operatività delle imprese.
– Sostegno a fondo perduto a favore della filiera, connettendolo al dato di maggiore perdita subita nel raffronto tra l’anno 2020 e il 2019; E’ una modalità che permette di ridurre gli squilibri determinati dalla scelta di adottare l’unico parametro dei codici Ateco che non permettono di valutare compiutamente la perdita reale.
– Rimpinguare la dotazione del Fondo Sicilia per le ricettività e la ristorazione gestito dall’Irfis(finanziamento a tasso dello 0,25% in 7 anni con 2 di preammortamento).
-Capitolo affitti: andare oltre l’attuale agevolazione legata al credito d’imposta.
-Estendere per le attività di ristorazione l’ingresso fino alle ore 21 con chiusura alle 22.

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