Sciacca

All’Avis di Sciacca è tempo di lotte interne e ricorsi

Per i soci dell’associazione Avis, che a Sciacca sono circa 1500, è un momento di particolare difficoltà e lotte interne. Un gruppo di associati, infatti, si è recentemente rivolto al collegio dei Probiviri dell’Avis Sicilia per chiedere la nullità dell’assemblea ordinaria tenutasi lo scorso 29 febbraio, assumere iniziative nei confronti del Presidente Giuseppe Dimino e […]

Pubblicato 4 anni fa

Per
i soci dell’associazione Avis, che a Sciacca sono circa 1500, è un
momento di particolare difficoltà e lotte interne. Un gruppo di
associati, infatti, si è recentemente rivolto al collegio dei
Probiviri dell’Avis Sicilia per chiedere la nullità dell’assemblea
ordinaria tenutasi lo scorso 29 febbraio, assumere iniziative nei
confronti del Presidente Giuseppe Dimino e dei consiglieri dell’Avis
di Sciacca e ordinare il deposito di una serie di documenti. I
probiviri, riunitisi il 12 luglio a Palermo, hanno riscontrato delle
gravi illegittimità nelle modalità di convocazione e nella gestione
dell’assemblea del febbraio scorso ed hanno provveduto, pertanto,
all’annullamento della stessa, ordinando che fosse riconvocata dal
presidente dell’Avis entro il mese di luglio appena trascorso.
Inoltre, si sono riservati la valutazione sulla irrogazione di
eventuali sanzioni con apposita decisione sul merito. Tra le
contestazioni presentate il fatto che l’assemblea dei soci di Sciacca
sia stata convocata a Sambuca di Sicilia ed anche la presenza di
alcune deleghe che sarebbero state disconosciute dagli interessati.
La riconvocazione dell’assemblea non è avvenuta. Stamattina abbiamo
sentito telefonicamente il Presidente dell’Avis di Sciacca, Giuseppe
Dimino, il quale non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione
poiché, ci ha detto, vi è un procedimento giudiziario in corso. E’
evidente, però, che una situazione di disagio sta interessando un
organismo di grande importanza sociale che a Sciacca, nel tempo, si è
sempre distinto per l’ineccepibile condotta e che oggi si trova,
invece, a dover sostenere una lotta interna a colpi di carte bollate
e sentenze.

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