Agrigento

Creditori di Girgenti Acque: “Ci devono 2mln euro, situazione pesante”

Una ventina di imprese agrigentine, impegnate ad erogare servizi a Girgenti Acque e Hydortecne, sono in stato di agitazione.  Vantano crediti per oltre due milioni di euro per attività legate agli espurghi, manutenzione della rete idrica  e fognaria, installazione di contatori e movimento terra.   “Una situazione divenuta pesante” – spiegano le Organizzazioni datoriali di […]

Pubblicato 5 anni fa

Una ventina di imprese agrigentine, impegnate ad erogare servizi a Girgenti Acque e Hydortecne, sono in stato di agitazione.  Vantano crediti per oltre due milioni di euro per attività legate agli espurghi, manutenzione della rete idrica  e fognaria, installazione di contatori e movimento terra.  

Una situazione divenuta pesante” – spiegano le Organizzazioni datoriali di Cna, Casartigiani e Claai, alle quali i titolari delle aziende si sono rivolti per rivendicare le loro legittime spettanze, maturate in particolare prima della gestione commissariale, avvenuta a fine novembre scorso. E nel pomeriggio di oggi i rappresentanti delle tre sigle hanno chiesto ed ottenuto un momento di confronto con il Commissario di Girgenti Acque, Venuti, e con l’Amministratore  della società partecipata, per fare il punto della situazione sulla vertenza in corso e per capire i margini di agibilità rispetto alla risoluzione della delicata questione.

 “E’ necessario fare immediata chiarezza – sottolineano Cna, Casartigiani e Claai – per dare risposte a quanti, in questi mesi,  hanno prestato regolare attività e a fronte della quale non  ricevono il regolare pagamento, non riescono  ad incassare quanto dovuto. Il quadro che ci viene delineato dalle imprese è abbastanza preoccupante e il malessere è palpabile, tenuto conto che c’è stata fin qui una interlocuzione tutt’altro che rassicurante con i vertici delle due società.  Questi  padri di famiglia sono disperati perché rischiano  il tracollo economico da un momento all’altro se non vedranno onorato, in tempi brevi, il loro sacrosanto diritto.  Braccia  incrociate e  automezzi spenti  significa  non garantire servizi essenziali  con inevitabili ripercussioni sulla  situazione igienico sanitaria nel territorio agrigentino destinata ad esplodere qualora non dovessero arrivare risposte positive. 

Noi auspichiamo che prevalga il buon senso – concludono Cna, Casartigiani e Claai – nella consapevolezza  che assieme  al Commissario e all’Amministratore di Hyrdotecne si possa  responsabilmente individuare un percorso ragionato e condiviso in grado di ridare serenità economica alle imprese creditrici”.             

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