Dal Centro Culturale Pasolini costituito l’Osservatorio permanente su Agrigento2025
Operatori del turismo e della società civile chiedono incontro alla neo presidente della Fondazione 2025 e al sindaco Miccichè
I ritardi accumulati e gli errori compiuti nella gestione di “Capitale italiana della cultura 2025” non devono far perdere l’occasione unica e irripetibile di attivare il processo di trasformazione della città e del suo territorio verso un modello di rinascita culturale, economica e sociale. A tale scopo, nel tempo che rimane da qui alla fine dell’anno è indispensabile creare un clima di collaborazione per una visione condivisa tra tutti gli attori presenti nella città e nella provincia.” Cosi si legge in una nota da parte dei rappresentanti delle diverse associazioni culturali, di organizzazioni sindacali e del cartello sociale, organizzazioni imprenditoriali e altre associazioni impegnate sul territorio come tanti operatori culturali, dell’economia, del turismo e rappresentanti della società civile, che si sono riuniti nella sede del Centro Culturale Pier Paolo Pasolini di Agrigento i , che hanno costituito l’Osservatorio permanente su “Capitale italiana della cultura 2025”.
“Quanti hanno la responsabilità di gestire i progetti e di governare l’evento devono accettare che gli operatori culturali, economici, gli organizzatori nel settore del turismo, le cittadine e i cittadini diventino parte attiva del cambiamento per consentire ad Agrigento di rinverdire il proprio prestigio, di rafforzare il posizionamento come città simbolo di accoglienza, patrimonio di storia e di cultura”, continuano gli operatori che hanno anche inviato una richiesta per un incontro alla neo presidente della Fondazione città della cultura Cucinotta e al sindaco di Agrigento Miccichè. “Occorre trovare il modo di rilanciare l’economia locale e generare un impatto duraturo per gli anni a venire, dar vita ad eventi culturali permanenti, al di là della conclusione del 2025. Anche in questo senso va precisato il programma presentato, vanno specificati gli eventi proposti, i loro costi e le loro date. È una sfida che va affrontata con il coinvolgimento di tutti gli attori del territorio, con la comunità attiva e partecipe. I cittadini intendono assumere un ruolo da protagonisti ed esercitare una funzione di stimolo e di monitoraggio delle iniziative da porre in essere”.