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Disabili, l’associazione “Oasi Nostra Signora Fatima” trasferita nei locali del Comune

Nei giorni scorsi, nel timore di restare senza una sede dove poter ospitare e continuare a seguire, così come avviene da ben 25 anni ad opera dei volontari dell’Associazione “Oasi Nostra Signora di Fatima”, i soggetti diversamente abili  che nei primi giorni di dicembre dovranno lasciare i locali all’interno dell’ex convento di Sant’Angelo, ai sono […]

Pubblicato 4 anni fa

Nei giorni scorsi, nel timore di restare senza una sede dove poter ospitare e continuare a seguire, così come avviene da ben 25 anni ad opera dei volontari dell’Associazione “Oasi Nostra Signora di Fatima”, i soggetti diversamente abili  che nei primi giorni di dicembre dovranno lasciare i locali all’interno dell’ex convento di Sant’Angelo, ai sono rivolti all’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Giuseppe Galanti che, tamburo battente ha risolto il problema. 

Infatti, come annunciato stamattina dal Sindaco, pubblicamente nel corso di un’assemblea tenutasi all’interno del Palazzo di Città,  l’Amministrazione comunale ha messo a disposizione dei volontari e degli utenti dell’Associazione “Oasi  Nostra Signora di Fatima”, i locali a piano terra, di proprietà comunale, già sede della segreteria universitaria di Via Egitto, attigui al plesso scolastico Guglielmo Marconi di Via Egitto, quindi, locali a piano terra, in una zona centrale, facilmente raggiungibile e senza particolari problemi, nelle ore pomeridiani di traffico e parcheggio. 

La soluzione prospettata dal Sindaco, che per l’occasione odierna era accompagnato dall’assessore ai servizi sociali, Violetta Callea, dal Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Russotto e dalla  consigliera comunale, componente della commissione servizi sociali, Carmelina Callea, è stata accolta dai partecipati da un lungo applauso di consenso. 

Durante l’incontro, ad opera dei componenti dell’associazione, guidata da don Angelo Santamaria, ed accompagnati sia dai genitori che dagli stessi soggetti diversamente abili,  è stata data lettura di una lettera a firma di padre Stefano Casà, promotore dell’Oasi e di alcune lettere scritte dai soggetti ospiti della struttura. 

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