AMMINISTRATIVE 2020

Elezioni a Realmonte, Antonino Giarrizzo terzo candidato sindaco

Salgono a tre i candidati sindaco alle elezioni amministrative del 4 e 5 di ottobre a Realmonte. Dopo la candidatura di Sabrina Lattuca, avvocato, sostenuta dalla lista civica “Realmonte per sempre” e di Salvatore Putrone, geologo, appoggiato dalla lista civica “Leali per Realmonte – Scriviamo una nuova storia”, ad ufficializzare la sua candidatura è Antonino […]

Pubblicato 4 anni fa

Salgono a tre i candidati sindaco alle elezioni amministrative del 4 e 5 di ottobre a Realmonte. Dopo la candidatura di Sabrina Lattuca, avvocato, sostenuta dalla lista civica “Realmonte per sempre” e di Salvatore Putrone, geologo, appoggiato dalla lista civica “Leali per Realmonte – Scriviamo una nuova storia”, ad ufficializzare la sua candidatura è Antonino Giarrizzo
sindacalista della Cgil, sostenuto da “Realmonte Libera”.

“La mia candidatura è nata con gli amici che si spenderanno con me candidandosi al consiglio comunale. Per risollevare il nostro paese e risolvere i problemi economici che lo attanagliano ormai da diversi anni, noi crediamo di avere trovato la medicina per poter guarire la nostra economia, basando l’operato della nostra amministrazione sulla creazione di posti di lavoro, con la gestione in house di tutti i servizi comunali, compresa la gestione diretta dei servizi che si renderanno ai turisti dopo che si chiederà alla procura della repubblica, come mio primo atto amministrativo, la gestione pubblica della Scala dei Turchi, su questo si basa e si sviluppa il nostro progetto politico”, dichiara il candidato Giarrizzo. “Ritengo che con la nostra discesa in campo – aggiunge Giarrizzo – Realmonte abbia oggi una possibilità unica e cioè cambiare radicalmente mentalità sulle logiche politiche del passato poiché, se ci sarà data la possibilità lavoreremo giorno e notte, pur di riuscire a risolvere i problemi che affliggono ormai da troppo tempo il nostro paese e per i quali molti giovani che sono nati, si sono formati e sono cresciuti nella nostra terra non trovando un’occupazione stabile sono costretti ad emigrare al nord o addirittura all’estero”.

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