Farmacie online: come fare shopping in sicurezza
Nel nostro Paese sono state rese legali ufficialmente nel 2014, recependo una direttiva europea risalente a tre anni prima. Nel corso di questi – quasi – dodici anni di attività effettiva, gli e-commerce di farmacia hanno attraversato diverse fasi. Si può affermare, a ragione, che siano usciti da una sorta di oblio nel 2020, con […]
Nel nostro Paese sono state rese legali ufficialmente nel 2014, recependo una direttiva europea risalente a tre anni prima.
Nel corso di questi – quasi – dodici anni di attività effettiva, gli e-commerce di farmacia hanno attraversato diverse fasi.
Si può affermare, a ragione, che siano usciti da una sorta di oblio nel 2020, con lo scoppio dell’emergenza sanitaria che ha cambiato radicalmente il modo di vivere lo shopping online.
Ad oggi, con questo periodo drammatico alle spalle, tra i fattori che spingono gli utenti a sceglierle ci sono aspetti come la comodità e il risparmio.
Parliamoci chiaro: quando, presi dagli impegni della giornata, ci si rende conto di non stare benissimo, la possibilità di acquistare in pochi click un farmaco che non richiede prescrizione medica è preziosa (soprattutto se si riesce a risparmiare anche il 30% rispetto ai prezzi medi proposti presso le farmacie fisiche).
Tutto comodissimo, su questo non ci sono dubbi. Per vivere lo shopping con vera serenità, è però necessario essere consapevoli delle regole per procedere in sicurezza.
Le farmacie online effettivamente autorizzate a vendere in rete sono, ad oggi, poco più di 1450.
Per distinguerle dai siti illegali, è importante considerare alcuni criteri che i siti italiani presentano e che fanno sì che rispondano alle direttive della Commissione Europea per i Paesi membri.
Il principale è il logo identificativo, che troviamo in fondo alle pagine del sito, caratterizzato dalla presenza di una croce su sfondo bianco e con accanto delle righe verdi.
Su questo bollino, è presente la bandiera dello Stato dove l’e-commerce è attivo.
Cliccandoci su, si viene rimandati a una pagina del sito del Ministero della Salute dove si specifica che il portale è autorizzato alla vendita di medicinali online.
Il sito in questione è, in ogni caso, un punto di riferimento utile in quanto caratterizzato dall’elenco di tutte le farmacie autorizzate, in Italia, a vendere online.
Tenendo presenti questi aspetti, si ha la certezza di non incappare in truffe.
La situazione delle farmacie online in Italia
La situazione delle farmacie online in Italia è, al momento, in un periodo particolare.
Dopo aver superato il miliardo di euro di ricavi nel corso del 2024, gli e-commerce di farmacia attivi nel nostro Paese devono impegnarsi per la risoluzione di diverse criticità.
Fra queste rientra l’ottimizzazione dei siti mobile – oggi come oggi, la maggior parte degli acquisti avviene da smartphone – che presentano diverse carenze sia dal punto di vista dell’usabilità, sia quando si parla di aspetti come la velocità di caricamento.
I numeri dei ricavi e delle confezioni vendute aumentano ma, di riflesso, accade lo stesso anche per la concorrenza.
Ecco perché è importante che gli imprenditori affinino il più possibile i processi di acquisizione clienti, considerando anche i numeri e l’età degli acquirenti attivi.
Ciò vuol dire, giusto per citare un esempio relativo ai dati del 2024, concentrarsi sugli aspetti che possono aiutare ad aumentare la percentuale esigua di senior – over 55 – che scelgono di fare shopping sulle farmacie online (lo scorso anno sono stati circa l’11% degli acquirenti attivi).
Per questo cluster, può essere utile puntare su fattori come la celerità della consegna e la possibilità, dopo aver visto un prodotto online, di acquistarlo presso il punto vendita fisico (Dr. Max con la sua rete di farmacie in Italia, che affiancano l’e-commerce, è uno dei principali riferimenti per l’acquisto ibrido).
Per venire incontro alle esigenze dei più giovani, invece, è opportuno puntare verso aspetti come la fluidità della user experience e l’attenzione alla privacy, fattore che soprattutto i membri della generazione Z considerano particolarmente rilevante quando si muovono online (non solo per lo shopping).




