“I furbetti del cartellino al Comune di Favara”, chiesti 31 rinvii a giudizio (NOMI)
A rischiare il processo sono 31 dipendenti comunali tra custodi, giardinieri, operatori amministrativi, assistenti, un geometra e anche un ispettore della Polizia Municipale
La procura di Agrigento ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 31 dipendenti del Comune di Favara coinvolti nell’inchiesta sui “furbetti del cartellino”. La prima udienza preliminare si celebrerà il prossimo 2 marzo davanti il giudice Alberto Lippini. Tutti sono accusati di truffa aggravata e continuata. Le indagini, svolte sul campo dai carabinieri con l’utilizzo di intercettazioni e pedinamenti, avrebbero portato alla luce numerosissimi episodi di assenteismo al comune nell’estate 2022.
Badge passati di mano in mano e timbrati al posto di colleghi che potevano così assentarsi dal lavoro per sbrigare faccende personali risultando però in servizio. Tra questi c’era chi – nonostante risultasse sul posto di lavoro – faceva rientro nella propria abitazione, si recava in un’enoteca, al mercato, al cimitero, dal fruttivendolo, in ospedale oppure in chiesa. Tra gli imputati ci sono custodi, giardinieri, operatori amministrativi, assistenti, un geometra e anche un ispettore della Polizia Municipale. A quest’ultimo, ad esempio, gli inquirenti contestano oltre 10 episodi tra giugno e luglio 2022 con assenze “ingiustificate” per recarsi a casa, dal meccanico e addirittura a svolgere lavori edili nella propria abitazione.
GLI IMPUTATI
Antonio Alaimo, 54 anni; Giovanni Distefano, 62 anni; Angelo Piazza, 59 anni; Gaetano Vella, 57 anni; Pasquale Chianetta, 59 anni; Salvatore Pecoraro, 60 anni; Gerlando Varisano, 54 anni; Antonio Cipolla, 56 anni; Giuseppe Sanfilippo, 62 anni; Gerlando Costa, 60 anni; Libertino Russotto, 59 anni; Giuseppe Baio, 63 anni; Salvatore Belluzzo, 62 anni; Maria Bosco, 69 anni; Rosario Cacioppo, 59 anni; Giuseppe Carlino, 55 anni; Giuseppe Castronovo, 60 anni; Angelo Ciccotto, 62 anni; Vincenzo Cipolla, 62 anni; Giovanna Contino, 61 anni; Antonio Di Caro, 61 anni; Stella Distefano, 61 anni; Paolina Infurna, 61 anni; Teresa Mancuso, 60 anni; Salvatore Nicotra, 61 anni; Pasquale Palumbo, 69 anni; Angela Patti, 64 anni; Maria Picone, 60 anni; Antonio Salvaggio, 60 anni; Immacolata Serravalle, 61 anni; Giuseppe Volpe, 56 anni.
I CASI DI ASSENTEISMO
Ad altri due dipendenti – marito e moglie – viene contestato l’essersi scambiati i badge e timbrato il cartellino. L’uomo, un geometra, è stato pizzicato a portare a spasso il cane mentre la moglie sarebbe andata sul posto di servizio un’ora dopo quello indicato. I casi di assenteismo documentati dai carabinieri della Tenenza di Favara sarebbero centinaia. L’indagine è stata aperta nel 2020 con prime iscrizioni nel registro degli indagati nel giugno 2022, con controllo bis nel marzo successivo che ha scoperchiato il calderone.
L’INCHIESTA “OTIUM”
Gli input alle indagini sono stati dati da almeno tre esposti anonimi, diverse fonti confidenziali e un gruppo di cittadini che si è ribellato ad un presunto “sistema” consolidato di abusi e agevolazioni in favore di pochi e a discapito di molti. A dare nuova linfa alle indagini sono state numerose segnalazioni da parte di privati cittadini che, chiedendo aiuto ai carabinieri, hanno denunciato dinamiche a dir poco “opache” relative alle concessioni e autorizzazioni in favore di alcune attività commerciali puntando il dito – in particolare modo – contro il Corpo della Polizia municipale di Favara e l’Ufficio tecnico comunale. Ed è così che l’attività investigativa entra nel vivo con gli investigatori che – raccogliendo informazioni e indizi sui Vigili Urbani – chiedono e ottengono di piazzare telecamere negli uffici comunali, compresa la sede della Polizia Locale. Indagando su presunti abusi e favoritismi dei Vigili urbani (principalmente nei confronti di una nota attività di ristorazione) ai carabinieri si apre “un mondo” e nell’estate 2022 riescono a portare alla luce numerosissimi episodi di assenteismo di dipendenti dell’Ente.
IL COLLEGIO DIFENSIVO
Nel collegio difensivo ci sono gli avvocati Salvatore Cusumano, Giuseppe Barba, Maria Alba Nicotra, Sergio Baldacchino, Angelo Piranio, Antonella Carlino, Antonino Gaziano, Domenico e Vincenzo Russello.






