I ragazzi dell’I.C. “G. Philippone-Giovanni XXIII” e la Rete della Legalità
La scuola, diretta da Giuseppe Oliveri, impegnata da anni nella sensibilizzazione ai valori della legalità e dell’accoglienza, ha organizzato l’evento per rafforzare nei ragazzi la consapevolezza del loro ruolo nella società.
Legalità, immigrazione e integrazione sono stati al centro dell’incontro che si è svolto il 17 marzo, presso l’aula magna dell’I.C. “G. Philippone – Giovanni XXIII” di San Giovanni Gemini, nell’ambito del progetto “Una rete di legalità”. Alunni e docenti che hanno incontrato il Dott. Pietro Bartolo, l’Avv. Giulia Vicari, la Dott.ssa Linda Grasso e la signora Joi Alabi. Presenti autorità civili, militari e religiose, insieme agli ospiti della comunità MSNA Longo Laura Vicuna, che hanno condiviso le loro esperienze.
La scuola, diretta da Giuseppe Oliveri, impegnata da anni nella sensibilizzazione ai valori della legalità e dell’accoglienza, ha organizzato l’evento per rafforzare nei ragazzi la consapevolezza del loro ruolo nella società.
Particolarmente toccante è stata la testimonianza di Pietro Bartolo, che ha raccontato la sua esperienza come medico a Lampedusa. L’Avv. Vicari ha spiegato il fenomeno dell’immigrazione, evidenziando le difficoltà dei migranti nell’ottenere vie di accesso sicure e legali. Significative anche le testimonianze di migranti arrivati in Italia dopo viaggi difficili.
Interessante è stato anche l’intervento dell’insegnante referente di Istituto per l’Educazione Civica, Mariaeliana Butera la quale ha sottolineato come l’evento sia stato pensato in stretta connessione tra le tematiche della promozione della legalità e le attività dell’educazione civica.
“Le attività di Educazione civica e quelle della Legalità – ha spiegato Carmela Cutrò, insegnante coordinatrice e moderatice dell’evento – sono legate da un filo rosso che ne accomuna finalità, conoscenze, attività e sviluppo di competenze volte a promuovere nei ragazzi la piena consapevolezza di essere cittadini sempre più attivi e consapevoli non solo nel proprio territorio e nella società che li circonda ma anche in Europa e nel Mondo”.
L’incontro è stato arricchito dall’Orchestra Amadeus della scuola, che ha eseguito brani simbolici, tra cui l’Inno di Mameli e “Cento passi”. L’evento si è concluso con la consegna di attestati agli ospiti, in segno di riconoscimento per il loro contributo alla sensibilizzazione degli studenti.