Lombalgia e interventistica mini-invasiva: specialisti a confronto ad Agrigento
Si è concluso la seconda giornata di “RiabilitAg”, che ha visto medici specialisti arrivati da ogni parte d’Italia per confrontarsi sulla gestione delle patologie ossee e della colonna lombare. Il tema trattato oggi è stato la lombalgia il cosiddetto “mal di schiena“, che rappresenta in assoluto un disturbo comune della popolazione; la causa più comune […]
Si è concluso la seconda giornata di “RiabilitAg”, che ha visto medici specialisti arrivati da ogni parte d’Italia per confrontarsi sulla gestione delle patologie ossee e della colonna lombare.
Il tema trattato oggi è stato la lombalgia il cosiddetto “mal di schiena“, che rappresenta in assoluto un disturbo comune della popolazione; la causa più comune e più nota di tale dolore è una disfunzione o una alterazione del disco.
“Abbiamo parlato di lombalgia per definire quali sono le indicazioni e sopratutto qual’è la diagnosi che c’è dietro una lombalgia”, dice Fausto Crapanzano dirigente U.O.C Recupero e Riabilitazione dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. “E’ opportuno che il paziente consulti un medico, e da questo confronto emerge la possibilità di approcciare il problema della patologia del paziente proprio perchè non si potrà definire a prescindere la soluzione “.
Tuttavia sono ora disponibili una serie di procedure cosiddette mininvasive che possono aiutare a ridurre il dolore alla schiena.
“Oggi riusciamo a curare la patologia nella maniera meno invasiva possibile e vedendo bene cosa si fa. Noi utilizziamo le macchine radiologiche più sofisticate, dalla Tac alla risonanza magnetica, per raggiungere un obiettivo e dunque con l’interventistica spinale riusciamo a ridurre l’invasività nel paziente che significa un post operatorio più breve”, dichiara Luigi Manfrè responsabile Radiologia interventistica di Catania.