Nuovo crollo in piazza Cavour, Firetto: “auspico ad un rapido ritorno alla normalità”
“L’ennesimo crollo sull’immobile di Piazza Cavour, anche stavolta per fortuna senza danni alle persone poiché l’area, com’è noto, era stata ampiamente recintata. Precauzionalmente oggi è stata ampliata l’area di rispetto attorno al fabbricato. Nel doveroso rispetto dei tempi legati agli accertamenti preliminari dell’autorità giudiziaria, auspico un rapido ritorno alla normalità attraverso i necessari interventi volti […]
“L’ennesimo crollo sull’immobile di Piazza Cavour, anche stavolta per fortuna senza danni alle persone poiché l’area, com’è noto, era stata ampiamente recintata. Precauzionalmente oggi è stata ampliata l’area di rispetto attorno al fabbricato. Nel doveroso rispetto dei tempi legati agli accertamenti preliminari dell’autorità giudiziaria, auspico un rapido ritorno alla normalità attraverso i necessari interventi volti a recuperare l’uso della piazza e la viabilità dell’area circostante, per consentire alle attività commerciali di riaprire e ai residenti di tornare nelle proprie case, fermo restando che dovranno essere accertate le responsabilità di quanto accaduto, che per l’entità dei danni avrebbero potuto produrre effetti irreversibili ben più gravi”.
Oggetto: Crollo cornicione di coronamento Palazzo in piazza Cavour
CONSIDERAZONI TECNICHE
In relazione ai crolli, che si sono succeduti in questi giorni, del cornicione di coronamento del fabbricato su piazza Cavour si ritiene far presente che detti crolli sono da attribuire presumibilmente, e con notevole probabilità, a lavori forse in corso di esecuzione nel sottotetto del fabbricato.
Il cornicione come può agevolmente rilevarsi dalle foto precedenti al suo crollo sporge in maniera significativa dalla facciata, in relazione all’epoca della sua costruzione (inizi 900) unico elemento statico che poteva bilanciare detto aggetto era il soprastante muro, di coronamento in tufo sulla facciata del fabbricato, e realizzato su detto cornicione.
Quindi detto muro di coronamento svolgeva due funzioni una PRINCIPALE statica (bilanciamento del cornicione) ed una estetica ( Mascheramento dall’esterno del tetto dell’edificio).
Presumibilmente e per ragioni da accertare i lavori relativi alla facciata ed al piano sottotetto hanno interessato il suddetto muro di bilanciamento e quindi hanno determinato la instabilità del cornicione e il suo successivo crollo; non ritengo possa esserci altra causa in quanto il suddetto cornicione costituisce, anche in tutti i fabbricati coevi, un autonomo elemento architettonico completamente avulso sia dalla struttura della copertura (tetto a falde) e sia dal solaio costituente il piano sottotetto e risulta quindi ancorato unicamente alla facciata dell’edificio, a mezzo del soprastante contrappeso.
Ritengo utile far avere questo mio parere anche al fine di contribuire alla più corretta individuazione delle cause che ne hanno determinato il crollo,