Licata

Ospedale Licata, Pullara: “Carenza di personale”

"Difficoltà nella copertura dei turni e nell'espletamento dei servizi quotidiani"

Pubblicato 4 anni fa

Le carenze organiche strutturali all’Ospedale San Giacomo D’Altopasso di Licata rendono complicata l’assegnazione delle ferie estive . Difficoltà nella copertura dei turni e nell’espletamento dei servizi quotidiani. Una situazione assurda e paradossale . Ennesimo fallimento di una gestione  incapace della direzione generale nella persona del Commissario Zappia .”

Sono le parole del deputato regionale e vice presidente Commissione Sanita’ all’Ars Carmelo Pullara.

“Quanto sta succedendo all’Ospedale San Giacomo D’Altopasso di Licata è inconcepibile: carenza di organico con conseguente difficoltà per la concessione delle ferie. Problemi al Pronto soccorso, in ortopedia e in altri reparti. Tra infermieri andati in pensione e trasferimenti l’organico è ridotto ormai all’osso con evidente difficoltà nella copertura dei turni e nell’espletamento dei servizi quotidiani. Rassicurazioni per la risoluzione del problema erano state annunciate da Galanti, oggi sindaco di Licata,  con tanto di comunicato al termine dell’incontro avuto a Palermo con il Commissario Straordinario dell’Asp di Agrigento  Zappia e il Rettore dell’Università Fabrizio Zicari. Il Sindaco Galanti – continua Pullara – annunciava che l’Asp avrebbe provveduto a destinare subito dei medici per colmare le gravi lacune nell’organico dell’ospedale e che l’Asp avrebbe  messo in campo ogni sforzo  per garantire la copertura dei posti vacanti al San Giacomo D’Altopasso. Ebbene sono trascorsi più  di due mesi  ma lo “status quo” dimostra ancora una volta l’inefficienza dell’amministrazione comunale  e le inadempienze gestionali della direzione generale nella persona del Commissario Zappia. Ancora solo parole al vento. 

La direzione sanitaria – conclude Pullara- dia risposte e prenda in considerazione il ripristino delle dotazioni organiche dei reparti perche’ a breve il personale collasserà e il problema non sarà più discutere se vi sono o meno i posti letto, ma chi assisterà i pazienti, e tutto ciò con ricadute drammatiche per i pazienti.”

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