Agrigento

Più sicurezza e controlli, il grido di dolore dei familiari delle vittime della strada: “Non dimentichiamo”

I familiari delle vittime della strada si sono dati appuntamento sotto la Prefettura di Agrigento per chiedere alle autorità più sicurezza e controlli

Pubblicato 6 ore fa

Tante le vittime della strada. Negli ultimi tempi Agrigento ha pianto le perdite di Giuseppe Vinti, ventenne di Raffadali, di Samuele Messina, quindicenne di Favara, di Francesco Rizzo Zangali, 72 anni, di Isabella Messina, 64 anni di Porto Empedocle, di Marco Chiaramonti, 50 anni, e di Mattia lannuzzo, 15 anni di Canicattì. Ogni nome, ogni volto rappresenta una vita spezzata troppo presto, un sogno infranto, un vuoto incolmabile per i tanti genitori, e familiari,  che questa mattina si sono dati appuntamento davanti la Prefettura di Agrigento per chiedere alle autorità più sicurezza sulle strade e dire stop alle vittime della strada. 

“È urgente incrementare le misure di sicurezza stradale nella provincia di Agrigento, in particolare attraverso un rafforzamento dei controlli su strada e un miglioramento delle condizioni infrastrutturali”, è quanto chiede  l’Associazione italiana familiari e vittime della strada (AIFVS APS) di Agrigento in un documento che verrà consegnato al Prefetto di Agrigento, Salvatore Caccamo. 

“Non possiamo più restare in silenzio davanti a queste tragedie”, dichiara la referente dell’Associazione, Carmelina Nobile. “È con il cuore pesante che chiediamo un aumento rigoroso dei controlli su strada, per combattere comportamenti di guida irresponsabili e pericolosi. Ma non basta: chiediamo con forza anche interventi immediati e concreti sulle infrastrutture stradali della nostra provincia, perché le nostre strade siano finalmente sicure, con particolare attenzione alla segnaletica, all’illuminazione e alla manutenzione e non diventino ancora una volta teatro di lutti e disperazione.Siamo consapevoli delle difficoltà e dei limiti, ma crediamo fermamente che solo attraverso un impegno condiviso tra le istituzioni, le forze dell’ordine e la cittadinanza potremo salvare altre vite”, ha concluso Nobile. 

Quello dell’Associazione italiana familiari e vittime della strada (AIFVS APS) di Agrigento non è solo un atto istituzionale, ma un grido di dolore e speranza che proviene dal cuore di chi ha già pagato il prezzo più alto di perdere una persona cara. 

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