Palermo

Ponte Himera, Cancelleri: “Oggi pensiamo alla prossima sfida, per una normalità che questa terra merita”

“Il Viadotto Himera, 268 metri che non solo servono a ricucire la Sicilia, ma che soprattutto ridanno dignità ad una terra che troppe volte alla parola “infrastrutture” ha affiancato la parola “incompiuta”, dichiara il vice ministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri a margine della cerimonia di inaugurazione e apertura al traffico del viadotto Himera, sulla A19 Palermo-Catania alla […]

Pubblicato 4 anni fa

“Il Viadotto Himera, 268 metri che non solo servono a ricucire la Sicilia, ma che soprattutto ridanno dignità ad una terra che troppe volte alla parola “infrastrutture” ha affiancato la parola “incompiuta”, dichiara il vice ministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri a margine della cerimonia
di inaugurazione e apertura al traffico del viadotto Himera, sulla A19 Palermo-Catania alla presenza del ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli, viadotto crollato il 10 aprile 2015, a causa della frana di una montagnola sovrastante, adagiandosi sul cavalcavia della carreggiata opposta. La Sicilia si spezzò in due.
“Continuo a pensare che 5 anni per rimettere in piedi un’opera di tale importanza siano troppi e le norme inserite nel DL Semplificazioni per velocizzare procedure e cantieri sono il mio impegno determinato a cambiare il passo delle opere del nostro Paese, continua Cancelleri.
Ci ho creduto e soprattutto ci hanno creduto le imprese e i lavoratori impegnati nella ricostruzione, è diventata una sfida di tutti quelli che oltre le polemiche e le critiche, si rimboccano le maniche per cambiare davvero le cose. Questo è il risultato raggiunto, dimostrare che fare le cose, farle velocemente e bene è davvero possibile! Oggi io e la Sicilia pensiamo alla prossima sfida, per una straordinaria normalità che questa terra merita!”

Il nuovo viadotto Imera, che ha comportato un investimento complessivo di 12,5 milioni, è stato realizzato in acciaio, con tre campate di grande luce per uno sviluppo complessivo di 270 metri. La campata centrale, volutamente progettata con una luce di 130 metri, consente di scavalcare la frana che interessa l’area, mentre le due pile e le relative fondazioni sono state posizionate ai margini della stessa e dimensionate per resistere al complesso quadro geomorfologico esistente sui versanti.   

La realizzazione del viadotto è stato un percorso complesso che ha visto scontare le criticità legate all’iter autorizzativo, durato 37 mesi, alla crisi finanziaria delle aziende incaricate dei lavori, e nella fase finale alle difficoltà di reperimento di uomini e materie prime a causa del lockdown.  

Un’accelerazione è stata impressa al termine del periodo di lockdown: già all’inizio di giugno erano state avviate le fasi propedeutiche al varo del nuovo impalcato, quali la chiusura della bretella in by-pass al viadotto e, nella seconda metà di giugno, è stato effettuato il varo in quota dei sette conci.  

Nelle settimane successive, si è poi proceduto all’installazione delle predalles, lastre piane utilizzate per la realizzazione delle solette dell’impalcato sulle quali è stato eseguito, in due nottate differenti per gestire al meglio il peso, il getto di calcestruzzo.   “È stata una bella prova, siamo stati anche abbastanza veloci per un’opera che e’ ordinaria. L’impresa ha subito delle difficolta’ economiche e quindi anche noi. Cinque anni sono tanti, sicuramente, ma ci sono state diverse difficolta’ e oggi riusciamo ad aprire questo viadotto”, h a dichiarat l’amministratore delegato di Anas, Massimo Simonini

Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, non e’ presente alla cerimonia di inaugurazione del viadotto Himera, e non ha inviato neppure un assessore. Da mesi tra Regione siciliana e Anas e’ in corso una dura polemica proprio sulla gestione dei tanti cantieri aperti nell’isola. Nei mesi scorsi, Musumeci aveva persino presentato una diffida nei confronti di Anas.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *