Sicilia

Rifiuti, Musumeci annuncia bando per termoutilizzatore

Legambiente: "inceneritori sono, un problema e non la soluzione per gestire ciclo rifiuti

Pubblicato 4 anni fa

“Tra pochi giorni la Regione Siciliana pubblicherà un bando per la realizzazione di un termoutilizzatore nell’Isola. L’annuncio è stato dato dal governatore Nello Musumeci in conferenza stampa a Catania con l’assessore all’Energia Daniela Baglieri.

“In tutto il mondo, per assorbire la quota di rifiuti non differenziata, lavorano i termoutilizzatori che diventano una macchina che produce lavoro, energia e ricchezza. Non siamo mai stati nemici né innamorati dei termoutilizzatori, ma servono per potere porre rimedio a 30 anni di guasti, connivenze e complicità. Non possiamo continuare a essere prigionieri delle discariche”, ha spiegato il Presidente Musumeci.

A realizzare l’impianto, quindi, saranno i privati: “Se dovesse realizzarlo la Regione forse non basterebbero sei anni, mentre ci dicono che un privato potrebbe realizzarlo anche in tre anni – ha aggiunto Musumeci -, vedremo. Nell’avviso che pubblicheremo tra qualche giorno chiederemo che l’organo di controllo sia affidato al pubblico, quindi alla Regione. Per noi questa è una garanzia”. 

La risposta di Legambiente

“Proporre, come sta facendo Musumeci, la soluzione degli inceneritori per risolvere il problema della gestione del secco residuo e dell’emergenza rifiuti e’ solo illusorio, – o, meglio, una fuga dalla realta’ – poiche’, oltre ad essere un investimento oneroso sia per il pubblico che per il privato, che verrebbe pagato comunque dalle tasse dei siciliani con costi di conferimento di 200 euro a tonnellata, ci vorranno non meno di 7 -10 anni, e non tre come ha detto oggi, per la loro realizzazione e, di fatto, impedirebbe il raggiungimento gli obiettivi selettivi e sfidanti di riciclo previsti dalle direttive europee sull’economia circolare”. Lo dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia.

Musumeci fa finta di non sapere che gli inceneritori sono, e lo saranno sempre di piu’ nei prossimi anni, un problema e non la soluzione per gestire la chiusura del ciclo dei rifiuti. Eppure sono trascorsi 4 anni di promesse buttate al vento durante i quali non si e’ riusciti a realizzare nemmeno un impianto pubblico per il recupero e il riciclo, neanche ad autorizzare quelli gia’ esistenti”, aggiunge. “L’Ue – sottolinea Tommaso Castronovo, coordinatore della campagna Sicilia Munnizza Free e responsabile rifiuti di Legambiente Sicilia – incoraggia e finanzia soluzioni di gestione dei rifiuti a prestazioni ambientali piu’ elevate che abbracciano l’obiettivo zero rifiuti, come la prevenzione, il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti. Nell’isola, grazie ad una precisa strategia, la raccolta differenziata rimane bassissima e le discariche sono pericolosamente colme. E’ da anni, ormai, che lo denunciamo: l’unica via per uscire dall’emergenza (voluta) e’ la raccolta differenziata e la realizzazione di impianti per gestire i rifiuti, ma l’attuale governo regionale e le Srr non sono stati in grado di imprimere una svolta su questo aspetto fondamentale”.

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