Finti finanzieri rapinano imprenditore e si fanno consegnare 150 mila euro, 7 arresti
Le accuse sono associazione per delinquere, rapina aggravata, lesioni, possesso di segni distintivi contraffatti e detenzione illegale di armi e oggetti atti a offendere
Assalti e rapine nelle ville del Catanese, con ‘protezione spirituale’ garantita da rituali mistici e esoterici, che pero’ non li hanno messi al riparo dai carabinieri: sono finiti agli arresti, infatti, 7 presunti componenti della banda (6 in carcere e uno ai domiciliari) che dal novembre dello scorso anno e fino a giugno ha terrorizzato l’area etnea con una successione di irruzioni violente in diverse ville. I reati sono: associazione per delinquere e rapina aggravata, e altri delitti connessi tra cui lesioni personali, possesso di segni distintivi contraffatti, detenzione e porto illegale di armi e porto illegittimo di oggetti atti a offendere. La banda agiva spiegano gli investigatori, con ferocia accompagnata a un’organizzazione di tipo militare, ma una caratteristica era di natura ‘mistica’: uno dei componenti, di origini senegalesi, aveva il compito di garantire una sorta di protezione e di sostegno spirituale agli assalti e di assicurarne il successo con rituali esoterici e propiziatori.
Senza questi, gli assalti non si svolgevano. Le indagini sono partite da un episodio accaduto a Misterbianco, la notte del 16 novembre dello scorso anno in una casa abitata da una coppia con una bambina di appena 16 mesi: a bordo di due auto i banditi, travestiti da militari della Guardia di finanza, dopo aver seguito l’auto di un imprenditore catanese lo fermarono e obbligarono a salire a bordo di uno dei loro veicoli. Raggiunta l’abitazione dell’imprenditore, una volta entrati all’interno, rivelarono di rapinatori e a quel punto, alla presenza della sua compagna e della figlioletta di appena 16 mesi, immobilizzarono l’uomo con del nastro adesivo e una sequela di atti, minacciarono e picchiarono.
L’imprenditore consegno’ loro 16 mila euro, e gioielli e orologi di lusso acquistati per oltre 60 mila euro. I banditi giunsero a minacciare la coppia di sottrarre la figlia minore per venderla all’estero e amputare un dito della mano sinistra dell’uomo se quest’ultimo non avesse dato altro denaro. Cosi’ hanno costretto l’imprenditore a condurli in una seconda abitazione, anch’essa a Misterbianco, e li’ si fecero consegnare oltre 100 mila euro. In programma la banda aveva altre rapine, che l’operazione dei carabinieri ha stroncato sul nascere.