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Sicilia zona arancione, Razza: “sui posti letto sono state dette cose non vere”

“Oggi all’incontro con il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro e il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute Giovanni Rezza, ho chiesto se sono stati utilizzati solo i parametri classici per individuare la Sicilia come zona arancione e mi hanno detto che si aggiungono classificazione di rischio e indice Rt. Ma se e’ cosi’ non ho […]

Pubblicato 3 anni fa

“Oggi all’incontro con il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro e il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute Giovanni Rezza, ho chiesto se sono stati utilizzati solo i parametri classici per individuare la Sicilia come zona arancione e mi hanno detto che si aggiungono classificazione di rischio e indice Rt. Ma se e’ cosi’ non ho capito perche’ se ne e’ tenuto conto soltanto per la Sicilia. Le valutazioni sono molteplici e io voglio comprenderle al meglio. Domani avremo un incontro anche col ministro Speranza”. Lo ha detto l’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, sulla assegnazione della zona ‘arancione’ alla Sicilia per il contenere il diffondersi del Covid-19. “Come e’ possibile valutare tutti i parametri allo stesso modo? continua Razza, non sta a me valutare la classificazione dei rischi ma voglio che sia utilizzato lo stesso metodo per tutti”.

“Chi dice che non abbiamo posti letto eviti di farlo perche’ afferma un falso, commette un reato. L’epidemia e’ in fase di crescita e va tenuta sotto controllo, ma da siciliani siamo feriti da un’attribuzione di un’area di rischio non legata a dati oggettivi. E’ stata stata l’immagine che il sistema sanitario siciliano fosse meno preparato o che non si fosse lavorato, e non e’ vero. Mi e’ stato confermato che non c’e’ correlazione diretta tra Report e colore arancione, ma ci sono altre valutazioni. Abbiamo il diritto di sapere. Si dice che il governo regionale ha ricevuto 128 milioni di euro da Roma per la sanita’ – ha aggiunto Razza e non li ha spesi. Ma noi non abbiamo ricevuto un centesimo e abbiamo realizzato l’ampliamento della rete intensiva e sub intensiva. Oggi tutte procedure sono state attuate e si partira’ senza avere ricevuto un euro. La responsabilita’ e’ del commissario nazionale che ha chiesto i soldi a banche europee e attivato il cronoprogramma. Adesso sono state individuate le ditte per realizzare le opere. Non siamo rimasti indietro neppure di un’ora. Ho pensato di presentare ricorso al Tar, ma il decreto del ministro e’ in vigore per due settimane e io, da avvocato, so che per valutare un’iniziativa del genere il Tribunale amministrativo regionale impiega molti piu’ giorni”, ha proseguito l’assessore Razza in conferenza.

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