Agrigento

Trasporto urbano ad Agrigento, le proposte della Cgil

Le proposte sono state presentate alla Commissione Trasporti del Consiglio Comunale e al Sindaco

Pubblicato 2 anni fa

Sul trasporto urbano ad Agrigento la Cgil presenta alla Commissione Trasporti del Consiglio Comunale e al Sindaco delle proposte per migliorare il servizio in città da anno carente.

Oggi abbiamo un servizio trasporto urbano con affido diretto da circa 40 anni, con un programma di esercizio nella misura di km 844592,00.Il servizio costa ai contribuenti 2,2 milioni di euro l’anno, comprensivo di un adeguamento Istat, oltre i ricavi della vendita dei titoli di viaggio e parte dei finanziamenti pubblici per i mezzi.

Siamo convinti che sia necessaria una visione globale del trasporto con collegamenti rafforzati con l’esterno e l’interno della città soprattutto, nell’ottica di garantire le coincidenze con gli altri servizi di trasporto.

A tal proposito pensiamo sia utile mettere in campo un piano integrato vero che guardi ai cittadini agrigentini e ai turisti: collegamento con i servizi complementari, parcheggi ecc. coinvolgendo anche l’ente parco. Crediamo che potrebbe essere l’occasione per cominciare a lavorare per una svolta verso un trasporto urbano sostenibile, ecologico e compatibile con il territorio, aumentando i chilometri oltre quelli già previsti, sovvenzionati dalla regione, per la città di Agrigento. Siamo convinti che con un servizio più efficiente, efficace e affidabile, i cittadini userebbero meno l’automobile e i turisti sfrutterebbero a pieno tutti i collegamenti.

In primis è importante secondo noi essere consapevoli che percorsi lunghi 70 minuti, obbligano gli utenti a fare lunghi giri per raggiungere una breve destinazione, il che li scoraggia a utilizzare il servizio.

La rimodulazione del programma di esercizio del 2016, sono state istituite addirittura 3 linee, le quali partono e finiscono la loro corsa al Villaggio Peruzzo, luogo vicino alla rimessa dell’Azienda che gestisce attualmente il servizio. Sarebbe più utile, a nostro avviso, effettuare la partenza e l’arrivo dal capolinea principale “Piazzale Rosselli”. Questa operazione consentirebbe un risparmio di chilometri che potrebbero utilizzare per potenziare altri percorsi per un servizio migliore, ad esempio, si potrebbe   potenziare il servizio per Casa Pirandello oggi servito dal trasporto pubblico da sole 4 corse.

E poi ancora per le linee “4 “e “4/”, anche se i tragitti sono leggermente diversi, questo non giustifica la doppia partenza, alle ore 7,00, da piazzale Rosselli siamo di fronte ad uno spreco inaudito che serve poco all’utenza. Riteniamo che una delle due corse potrebbe essere impiegata diversamente. 

Il servizio Rosselli Montaperto Giardina è inadeguato e dovrebbe essere rivisto. Il servizio attualmente espletato dalla TUA, pur ricadendo nel Comune di Agrigento e quindi in ambito urbano, dovrebbe essere svolto con mezzi idonei e omologati per il trasporto extraurbano a causa delle caratteristiche strutturali e morfologiche del territorio. 

Tali mezzi devono essere non superiori agli 8 metri di lunghezza e nelle aree di interazione deve essere presente il doppio agente, il quale serve da manovratore visto che ci troviamo in area senza marciapiede e con strade ad incrocio. 

Abbiamo riscontrato anche criticità che riguardano la convalida dei biglietti a bordo. Dal 2008 fino a qualche settimana i mezzi della TUA sono stati sforniti di obliteratrici fa infatti la convalida del titolo di viaggio è avvenuta con lo strappo del biglietto tipo giostre. Le  macchine emettitrici devono essere omologate e approvate dal Ministero dei Trasporti.

Merita un cenno il biglietto orario, anche se recentemente ripristinato.

Dal 2008 fino ad oggi l’azienda di trasporto in modo autonomo ha omesso il biglietto a tempo, violando sistematicamente il contratto in vigore e di conseguenza ha danneggiando economicamente i fruitori del servizio e l’immagine di un’intera città.

Ma bisogna fare un cenno anche al biglietto a bordo, che attualmente costa £ 1,70, mentre quello comprato in un punto vendita autorizzato costa £ 1,20

In virtù del quadro normativo le aziende affidatarie dei servizi urbani dovrebbero garantire un’adeguata rete di punti vendita omogeneamente articolata nell’ambito del territorio comunale secondo gli ordinari criteri di capillarità distributiva e conseguente facilità di accesso. L’acquisto del titolo di viaggio a bordo dovrebbe essere eccezionale, residuale.  Il passeggero dovrebbe essere messo in condizione di poter acquistare liberamente il titolo di viaggio presso le rivendite autorizzate. 

Ad oggi il servizio di biglietteria a terra è talmente carente che l’utenza di fatto è costretta ad acquistare il biglietto a bordo con supplemento di 50 centesimi.

In questo contesto, la prima cosa da fare sarebbe scorporare dai chilometri previsti dal programma di esercizio i servizi scolastici i quali si reggerebbero con la biglietteria rendendoli servizi sostenibili.

Inoltre: 

1-il costo del biglietto è tra i più alti in Italia; 

2-non esiste il servizio notturno che riteniamo importante soprattutto nel periodo estivo;

3-mancano le tabelle orarie presso le fermate e quelle esistenti sono talmente sbiadite che risultano illeggibili, questo crea molti problemi ai fruitori del servizio, che sono costretti a viaggiare senza informazioni precise sui tempi delle corse;

4-le pensiline di attesa, che sono a carico del comune, nel maggior parte di casi non esistono e quelle esistenti sono inadeguate.

Insomma tutte queste criticità, che riteniamo gravi, determinano una scarsa appetibilità da parte di chi potrebbe scegliere l’uso del mezzo pubblico per i propri spostamenti.

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