Zone franche montane, via libera all’Ars al disegno di legge
L’Ars ha approvato il disegno di legge-voto. Per avere concreta attuazione la legge dovrà adesso essere esaminata ed approvata dal Parlamento nazionale. “Seguiremo l’iter di questa norma in quello che sarà il suo percorso al parlamento nazionale”, ha detto in aula l’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano che ha ringraziato le forze politiche per il […]
L’Ars ha approvato il disegno di legge-voto. Per avere concreta attuazione la legge dovrà adesso essere esaminata ed approvata dal Parlamento nazionale. “Seguiremo l’iter di questa norma in quello che sarà il suo percorso al parlamento nazionale”, ha detto in aula l’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano che ha ringraziato le forze politiche per il sostegno trasversale al ddl.
Il voto al ddl è arrivato ad unanimità con il “sì” dei 55 deputati presenti. Subito dopo il Pd ha chiesto, con un ordine del giorno approvato dall’aula come “raccomandazione”, l’impegno del governo a non tagliare fondi ai comuni montani nell’ambito della prossima manovra. Nello spazio di Sala d’Ercole riservata al pubblico, durante i lavori d’aula erano presenti sindaci ed amministratori di diversi comuni montani siciliani.
Ma adesso che la legge c’è è necessario passare dalle enunciazioni di principio ai fatti. L’approvazione della norma è stata possibile perchè priva di spesa. E’ una norma storica perchè stabilisce un principio mai stabilito per legge prima e mette i cittadini ‘svantaggiati’ dall’essere nati e abitanti nelle comunità montane al centro di una azione di perequazione. Ma perchè questo diventi concretamente fattivo serve che si proceda in raccordo con lo Stato.