Processo Montagna, teste nega intercettazioni e finisce sotto inchiesta per falsa testimonianza
Dopo la due giorni in trasferta all’aula bunker del carcere romano di Rebibbia il processo Montagna torna nella sua sede naturale ad Agrigento con una nuova udienza. Tre i testimoni escussi nella giornata di ieri: si tratta di due carabinieri che hanno svolto le indagini, in particolare sulla famiglia mafiosa di San Biagio Platani e […]
Dopo la due giorni in trasferta all’aula bunker del carcere romano di Rebibbia il processo Montagna torna nella sua sede naturale ad Agrigento con una nuova udienza. Tre i testimoni escussi nella giornata di ieri: si tratta di due carabinieri che hanno svolto le indagini, in particolare sulla famiglia mafiosa di San Biagio Platani e dunque sul ruolo di Nugara, e un allevatore del paese.
La deposizione di quest’ultimo, Stefano Butticè, si è rivelata alquanto complessa tanto da indurre il pm della Dda di Palermo Alessia Sinatra a chiedere la trasmissione degli atti in Procura per valutare se ci siano i presupposti per la falsa testimonianza. L’allevatore di San Biagio Platani ha di fatto negato alcune intercettazioni in cui parlava con Nugara di dinamiche mafiose.
Il processo, che si celebra col rito ordinario davanti la prima sezione penale del Tribunale di Agriegnto, riprenderà il 7 novembre.