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Sciacca: la città ostaggio della mozione di sfiducia (ft)

A Sciacca 10 consiglieri comunali di opposizione hanno presentato, 15 giorni fa, una mozione di sfiducia contro il Sindaco Francesca Valenti. Per approvarla, però, sono necessari 15 voti e ottenerli non sembra essere cosa semplice. Infatti, dopo la seduta dello scorso 31 gennaio, andata a vuoto per mancanza del numero legale, anche quella di oggi […]

Pubblicato 5 anni fa

A Sciacca 10 consiglieri comunali di opposizione hanno presentato, 15 giorni fa, una mozione di sfiducia contro il Sindaco Francesca Valenti. Per approvarla, però, sono necessari 15 voti e ottenerli non sembra essere cosa semplice. Infatti, dopo la seduta dello scorso 31 gennaio, andata a vuoto per mancanza del numero legale, anche quella di oggi non è andata a buon fine. Questa, volta, però, erano in aula 21 consiglieri su 24. Mancavano solo i consiglieri Ambrogio e Ruffo, del gruppo Italia Viva di Nuccio Cusumano, ed Alessandro Curreri, del Movimento 5 Stelle, giunto in consiglio poco dopo. Nonostante ci fosse il numero legale, la seduta consiliare è durata solo una manciata di secondi.

L’aula consiliare al momento della chiamata dei consiglieri comunali

Il consigliere Calogero Bono, infatti, ha chiesto la parola sull’ordine dei lavori con l’intenzione di ottenere un rinvio degli stessi ad altra data ma il Presidente del consiglio comunale, Pasquale Montalbano, non ha concesso tale possibilità ritenendo che si dovesse trattare prioritariamente la mozione di sfiducia. Gli animi si sono subito surriscaldati ed i consiglieri di opposizione si sono allontanati immediatamente dall’aula “Falcone e Borsellino”. A quel punto risultavano presenti solo 8 consiglieri di maggioranza, insufficienti a garantire il numero legale. Pertanto, la seduta è stata sciolta ed il consiglio dovrà essere riconvocato. Per il Sindaco Francesca Valenti, però, dopo due sedute infruttuose, la mozione di sfiducia deve essere considerata decaduta. Su questo tema stanno lavorando gli uffici del comune di Sciacca chiamati ad interpretare la normativa. Per Calogero Bono, competitor della Valenti alle ultime elezioni e punta di diamante delle opposizioni, in ogni caso non ci saranno problemi perchè se la mozione dovesse essere dichiarata decaduta sarebbe ripresentata il giorno successivo.

La Giunta di Sciacca durante i lavori del Consiglio Comunale

Insomma, senza avere il controllo pieno dei numeri necessari alla sua approvazione, i consiglieri di opposizione forzano la mano per mandare a casa il Sindaco Francesca Valenti ma al momento il risultato è deludente. E’ chiaro che ancora ci sono troppe incertezze e troppi nodi da sciogliere prima che possano essere reperiti i 15 voti necessari all’approvazione dell’importante atto amministrativo. E’ in azione un sottile gioco politico che mira a scaricare sugli altri le responsabilità e a massimizzare in proprio i consensi elettorali. Nel frattempo la città è ferma mentre si cerca la quadratura del cerchio per interrompere traumaticamente questa esperienza che, comunque, si lascerà dietro una scia di rancore, di odio e di incomprensione, destinata a durare nel tempo.

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